Diego Tarì: "Al lavoro per limitare la dipendenza dal calciomercato"

02.06.2016 15:30 di  Lorenzo Semino   vedi letture

Dopo l’analisi accurata per Genoanews1893.it, questa mattina anche Il Giornale della Liguria si è affidato al parere dell’esperto Diego Tarì, fondatore di tifosobilanciato.it, per un’analisi approfondita e capillare della situazione economica in casa rossoblù. 

Questi i passi più importanti: “Il bilancio 2015 del Genoa conferma il percorso iniziato due anni fa: si sta lavorando per diventare autosufficienti e per limitare la dipendenza dal calciomercato”, ha dichiarato l'esperto di bilanci calcistici, “rimane ora un ultimo passo, per il quale bisogna aumentare ulteriormente i ricavi, con l’aiuto dei diritti televisivi, e proseguire la riduzione dei costi fissi."

"Con il 2015 dovrebbero anche essere finiti i costi straordinari legati alla chiusura anticipata dei contratti di calciatori che non fanno più parte della rosa del Genoa. Ci sono infatti degli altri costi quali ammortamenti, oneri finanziari e tasse che oggi non sono ancora stati coperti.”

Alla domanda su cosa ci si dovrà aspettare dal mercato rossoblù, Tarì ha poi asserito: “La mia ipotesi è che il Genoa sia ormai giunto ad una situazione per cui siano sufficienti una decina di milioni di plusvalenze all’anno per poter pareggiare il bilancio.”

“Può sembrare tanto, ma in realtà è un valore normale per la nostra Serie A e soprattutto porta il vantaggio di poter ‘fare’ il calciomercato anziché ‘subirlo’ per la necessità di vendere.”

Alla richiesta di una delucidazione sulla reale quantità di debito accumulato dal Genoa nel corso degli anni, ha quindi aggiunto: “190 milioni? Non proprio. Il numero lordo è quello, ma se si tengono in considerazione anche i crediti si scende a 74 milioni.”

“Il concetto importante è: il debito diventa un problema nella misura in cui non è sostenibile. Il vero peso del Genoa sta nel fatto che una parte del debito deriva dalla rateizzazione dell’Iva degli anni precedenti: si tratta appunto dei famosi 60 milioni."

"Nel 2016 dovrà pagarne 16, soldi che a differenza degli altri debiti devono essere prodotti dalla società attingendo dalle risorse addizionali che genera, ad esempio il calciomercato, limitando così gli investimenti.”

Il fondatore di Tifoso Bilanciato ha poi proseguito: “Credo che ce ne sarà ancora per un paio di anni, salvo eventi esterni favorevoli.”

Nell’attesa di possibili eventi esterni favorevoli e con la consapevolezza di dover assistere ad un calciomercato intelligente e poco votato all’attacco, le parole dell’esperto Diego Tarì dipingono il Genoa come “una società che sta proseguendo un percorso di risanamento e che sta rispettando le tappe che aveva dichiarato.”


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