Lino Marmorato - Lazio Genoa 3 a 1 : amine psicotoniche rosso blu

21.11.2016 11:10 di  Sir Bel   vedi letture

Genoa Lazio 3 a 1. Vista in Tv, anzi in un monitor della Redazione di Radio Nostalgia e per tale motivo è difficile fare una lettura critica d’insieme della gara del Vecchio Balordo.

Anche dal vivo sarebbe stata un’altra sconfitta difficile da raccontare perché è avvenuta con le quasi stesse identiche peculiarità delle altre subite in trasferta dalla banda Juric in questo campionato.

Il Genoa prepara più che bene una partita per una settimana prende un gol da fuori area dopo 10’ va in braghe di tela anche tatticamente per non lasciare spazi e ripartenze non riuscendo a fare il suo gioco.

Inzaghi anche in vantaggio bravo nel far giocare la squadra con il 4 1 4 1 mobile con tre esterni di centrocampo nella difesa a quattro con la sola marcatura a uomo di Wallace su Pavoletti, Biglia davanti alla difesa e quattro alle spalle della prima punta mai fissa.

Operazione Inzaghi che non ha permesso mai a Izzo di uscire a centrocampo nel cercare superiorità numerica e a Edenilson, Laxalt, Rincon e Veloso fare i difensori per di più tutti schiacciati verso i 16 metri e beffati dalle combinazioni di gioco delle tre punte molto mobili sempre pronte a non dare punti di riferimento.

Peccato che Juric dalla panchina non sia stato in grado di farsi capire per cambiare il trend della gara, perché ogni volta che il grifone provava ad attaccare si vedevano le debolezze della difesa laziale non punite dagli avanti rosso blu.

Nell’intervallo Juric studia la contromossa giusta per far scivolare l’Aquila, lascia nello spogliatoio Rigoni visto poco in fase di possesso per gli errori di transizione e preoccupato di schermare Biglia il Capitano Laziale, dentro Ninkovic, una sorta di 3 4 2 1 che ha fatto subito ballare il sistema difensivo biancoceleste con gli interni Milinkovic e Parolo costretti ad abbassarsi per non lasciare spazio al gioco rosso blu. Operazione andata in porto dopo 6’ del secondo tempo con il gol di Ocampos.

Le speranze di mettere alle corde i laziali c’erano tutte e si potevano anche concretizzare, ma poco è stato il tempo per godere e riflettere perché la frittata è stata confezionata da due calciatori rosso blu: il tacco di Ocampos regalo a Basta lancio per Felipe Andersson, Gentiletti, bravino fino al quel momento invece di accompagnare il laziale sul fondo decide di fare una “belinata” che è sempre costata rigori in qualsiasi campionato di calcio: entrata in scivolata dentro l’area con il sedere per terra.

Il Grifone non si è perso d’animo ha provato a controbattere ma un altro errore o rimpallo mentre Burdisso chiamava l’uscita dall’area di rigore per mettere gli avversari in fuorigioco lasciava Wallace solo davanti a Perin che lo infilava, 3 a 1.

Dopo il 3 a 1 solo forza di volontà rosso blu anche con qualche timida occasione da gol parata o sbagliata. Si faceva male Pavoletti oggi accertamenti al ginocchio destro, arrivavano i gialli a Veloso e Edenilson e il rosso a Orban su provocazione di Immobile quasi per frustrazione a completare l’opera d


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