Lo strano caso di Osvaldo che si ritira a 30 anni

02.09.2016 16:40 di  Lorenzo Semino   vedi letture

Pablo Daniel Osvaldo, il calcio, le scelte originali, la somiglianza con Johnny Depp, la musica.

Uno dei giocatori più istrionici, glamour e strani del recentissimo passato è entrato nel calcio che conta, lo ha stregato con qualche piccola dimostrazione di talento e sregolatezza fino a salutarlo con altrettanta originalità. 

Dopo essere stato accostato in più riprese anche al Genoa, l'attaccante un po' italiano ed un po' argentino, nato a Lanùs ma con la maglia azzurra in Nazionale, ha deciso a trent'anni di lasciare il calcio professionistico, lo ha fatto per darsi - guardacaso una scelta inaspettata - alla musica. Musica rock, ovviamente.

Dopo aver passato qualche mese nelle migliori squadre della Serie A, passando per il Portogallo, Southampton, Barcellona - all'Espanyol, i rivali cittadini di Messi, Suarez e Neymar - e Buenos AiresSimba ha rifiutato persino l'offerta del Chievo, forse squadra troppo poco matta, per appendere gli scarpini al chiodo e prendere in mano una chitarra elettrica.

Se abbiamo imparato a conoscere le sue scelte mai scontate, un po' come il prezzo che aveva nell'ultima sessione di mercato - svincolato a parametro zero - non dovremmo stupirci se un giorno leggessimo di un suo clamoros dietro front, un ritorno al calcio per un talento mai definitivamente sbocciato.

Ne ricorderemo soprattutto la rovesciata contro il Lecce ai tempi della Roma: meraviglioso gesto tecinico ma rete annullata ingiustamente.

Pablo Daniel Osvaldo in fondo è lo stesso: attaccante a tratti incontenibile ma giocatore da salutare prematuramente.

 


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