The Day After, un popolo da Champions League, un tifo irrefrenabile

20.05.2023 10:00 di Franco Avanzini   vedi letture

Per una volta lasciamo da parte la partita, il Genoa come squadra e quanto è stato fatto ieri sera ma parliamo della parte che non è solamente un corollario ma è a tutti gli effetti un protagonista di questa cavalcata brillante che in un solo anno ha portato il Grifone in Serie A: il suo popolo, insomma i tifosi genoani. Hanno stupito davvero tutti, non solamente ieri sera, ma dall'inizio della stagione 2022/2023.

Da quella prima trasferta a Venezia, peraltro vinta, che ha dato il là ad un'annata strepitosa. Tante persone soprattutto in tutte e 19 le gare in trasferta probabilmente nessuna squadra le ha mosse come il Genoa. Un amore unico, un amore che va al di là della semplice partita giocata su un prato verde in giro per l'Italia. 

In tutti gli stadi visitati dal Genoa i biglietti per il settore ospiti sono andati a ruba, sold out praticamente ovunque e talvolta sono stati aperti nuovi settori per permettere ai genoani di poter assistere alla partita. Trasferte oceaniche, trasferte fatte sempre col sorriso. E quando è arrivato alla guida mister Gilardino il sorriso è diventato ancora più ampliato. 

Poi il Ferraris, lo stadio del Genoa, senza se e senza ma. Portare in Serie B oltre 30 mila persone non è da tutti. Tante feste fatte, una stagione che, soprattutto con il neo allenatore ex Primavera, è diventata una cavalcata continuata, senza battute d'arresto e soprattutto, ultime due gare a parte, senza mai subire una rete. La gioia di andare allo stadio partiva già dalle prime ore della mattina, la vestizione, l'avvicinamento allo stadio, l'ingresso nel Tempio e poi l'urlo della Gradinata Nord, spettacolare!

E la cosa bella è che piano piano anche la Sud è diventata colma di tifosi e soprattutto vociante come mai accaduto. L'apoteosi ieri sera con una coreografia indimenticabile. Addirittura doppia se si va a ben guardare, inizialmente tutta rivolta ai colori del Grifone e la seconda parte una bellissima presa in giro per chi è sceso di categoria (una, o forse tre, chissà...).

Giocatori e allenatore del Genoa che sono rimasti senza fiato, contenti come bambini nell'assistere a quegli spettacoli che ad ogni gara nascevano spontaneamente, sempre a supporto della squadra. E la squadra alla fine li ha ripagati con gol, belle partite e soprattutto centrando l'unico obiettivo possibile stagionale, la promozione in Serie A.

Adesso toccherà alla società fare i passi giusti per creare una rosa competitiva anche per la massima serie. Una squadra che sappia far divertire, portare a casa risultati con magari qualche bella ciliegina sulla torta con, ovviamente, mister Alberto Gilardino al timone di una nave che dovrà veleggiare verso mari assolutamente tranquilli. 


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