La Lega Serie B entra a far parte della FAPAV contro la pirateria

17.01.2023 13:40 di  Franco Avanzini   vedi letture
Fonte: legab.it

La Lega Nazionale Professionisti di Serie B entra a far parte della FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) che combatte la pirateria audiovisiva. E' il presidente FAPAV Federico Bagnoli Rossi ad annunciarlo:

“Sono lieto di dare il benvenuto in FAPAV alla Lega Serie B e ringrazio il presidente Mauro Balata per la sua fiducia e il profondo impegno a contrasto della pirateria audiovisiva. Dopo Lega Serie A e DAZN, cresce la rappresentanza nella Federazione del mondo sportivo, consentendoci così di affrontare con sempre maggiore forza le sfide che ci attendono per contrastare un vero e proprio fenomeno criminale come la pirateria che, per gli eventi live, necessita di azioni tempestive di blocco del contenuto illecito. Ci auguriamo che la modifica del Regolamento AGCOM annunciata in questi giorni possa favorire questa strada e garantire un panorama più trasparente all’insegna della legalità” .

Nel sancire questa nuova collaborazione, riportata dal sito legab.it, è giunta anche comunicazione da parte del presidente Lega Serie B Mauro Balata che ha affermato: “In più occasioni abbiamo ribadito l’importanza della lotta contro la pirateria audiovisiva come di uno sforzo necessario per contrastare un fenomeno che va a ad alimentare le attività malavitose, compromettere fortemente il mondo del lavoro e provocare danni ingenti all’economia del Paese e del calcio. Per questo come Lega B ci stiamo impegnando su diversi fronti, contribuendo alle iniziative legislative, promuovendo azioni giudiziarie e dando forza a soggetti che sono in prima linea nel fronteggiare una forma di illegalità sempre più diffusa. Proprio in questo ultimo punto stanno le ragioni della nostra adesione a FAPAV, uno dei soggetti tra i più importanti nella protezione della proprietà intellettuale e dei diritti d’autore”.

Secondo quanto riportato dalla FAPAV la pirateria è aumentata notevolmente nel 2019 dal 10% al 15% nel 2021 con un danno che è stato stimato in 267 milioni di euro con ben 11 milioni di fruizioni perse. Una situazione che provoca danni enormi sia come fatturato (si parla di circa 1,7 miliardi di euro); come pil ( circa 716 milioni di euro) e come entrate fiscali per lo Stato (all'incirca 319 milioni di euro) ma anche come potenziali posti di lavoro che sono a rischio ed in questo caso parliamo di 9400 unità. 


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