Più dei tre punti confortano i progressi a livello atletico

13.07.2020 12:20 di  Pierluigi Gambino   vedi letture

Contava soltanto giocarsi felicemente il jolly offerto dal calendario, e il Genoa ha risposto pienamente alle attese. Che il Lecce non tornasse dalla Sardegna a mani vuote era nell'ordine delle cose, dato il divario di stimoli tra i giallorossi ed un Cagliari ormai fuori da giochi.

I tre punti, indispensabili per non affogare prima del tempo, sono arrivati e non si può sostenere che sia stata una faticaccia. Vero che per mezz'ora, prima di sbloccare il risultato, erano emersi gli antichi limiti nella costruzione, ma prima o poi, il gol a spese di una Spal arrendevole e demotivata sarebbe comunque arrivato, data la netta superiorità di una squadra sull'altra. Nel monologo rossoblù rientrano pure un rigore sciupato maldestramente da Iago Falque, assai superficiale nell'esecuzione, e la punizione vincente di Schone, utile a mettere in freezer il successo.

Non è un caso che le due segnature genoane rechino l'autografo dei calciatori più tecnici: i soli, con Falque, in grado di fare la differenza e di prendere per mano compagni meno abili.

Solo un campione, pur condizionato dai 37 anni, poteva inventare un pallonetto a danno di un avversario, prima di spedire il cuoio docilmente nell'angolino più lontano. E solo un piede ispirato come quello dell'olandese avrebbe potuto centrare l'incrocio. Si dirà: l'ex Ajax nella sua lunga e gloriosa carriera ha realizzato decine di reti su calcio fermo. In rossoblù pareva aver smarrito la via maestra e la prodezza di ieri potrebbe essere il propellente per altre giocate decisive nei restanti match.

Altro non serviva per assolvere al compito e rilanciare il Grifo in graduatoria, spezzando finalmente l'astinenza post Covid. Ovvio, riguardo alla prestazione del Grifone non si può prescindere dalla valutazione di un avversario che ha tenuto fede all'ultimo posto in graduatoria e alla conseguente mancanza di rabbia agonistica, ma certi passi avanti sotto l'aspetto atletico non sono dipesi più di tanto dalla forza dell'antagonista. I vari Pandev, Schone, Behrami,Cassata e Masiello si sono dimostrati, nella calura marassina, pronti ad affrontare anche partite assai più tirate, prima fra tutte quella, non meno decisiva, contro il Lecce: la sfida che varrà tutta una stagione.

La fase difensiva è stata eccellente, visto che ai ferraresi è stata concessa solo una mezza palla gol nei minuti di recupero. I gendarmi genoani hanno sfoderato spesso l'arma dell'anticipo: segno di una ritrovata salute fisica e mentale. Un messaggio importante in vista dell'incandescente testa a testa con i salentini, che non si potrà racchiudere nello sconto diretto.

                                        PIERLUIGI GAMBINO


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