Genoa, De Rossi contro il suo passato per la prima volta

24.12.2025 11:45 di  Franco Avanzini   vedi letture

Al cuore non si comanda. Si dice così quando non si possono controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni. Ma talvolta occorre tradire questo detto andandoci contro. Capita in molti campi della nostra vita. Maggiormente nel calcio per quanto riguarda calciatori ed allenatori. In fondo il football è una professione nella quale si cambia casacca, più o meno spesso e si vanno ad incontrare proprio squadre delle quali si è sportivamente "innamorati".

Lunedì come tutti sanno andrà di scena Roma-Genoa, di per se una gara come molte altre in cui i rossoblu partono sfavoriti ed i giallorossi pronti ad azzannare il Grifone cercando di conquistare tre punti che possano mantenerli nelle zone altissime della classifica. Questa volta però per una persona, Daniele De Rossi, sarà una sfida del tutto particolare. Per la prima volta affronterà la squadra che l'ha cresciuto calcisticamente parlando.

616 gare in tutte le competizioni con addosso la maglia romanista non possono esser cancellate in un batter d'occhio, partendo dalle giovanili sino alla prima squadra. E, se non bastasse, averla allenata dal 16 gennaio 2024 sostituendo José Mourinho sino al 18 settembre dello stesso anno, costituiscono un curriculum che parla chiaro.

Ma questa volta, per una volta, De Rossi col suo Genoa dovrà pensare a frenare la Roma, studiare tutte le mosse per far capitolare la compagine di Gasperini. Ah, già mister Gasperini. Sul fronte opposto c'è il tecnico di Grugliasco che al Genoa ha quasi sempre fatto bene. Che stranezza che è il calcio: mette di fronte il "romanista" De Rossi al "genoano" Gasperini (anche se oramai lontano dalla Liguria da parecchie annate) seppure a parti invertite. Ed anche questo è storia!

Tornando all'allenatore rossoblu De Rossi: ha saputo entrare subito nei cuori dei suoi nuovi tifosi, sarà per la sua schiettezza, per i modi di fare, per quelle parole nelle varie conferenze stampa sempre misurate e sincere e poi quella grinta che piace ai tifosi. Una grinta che ha saputo trasmettere ai giocatori tanto da vederli correre per tutta la gara senza mai risparmiarsi e, come si dice in questi casi, "si può anche perdere" come capitato contro l'Atalanta ma alla fine gli applausi scrosciano sinceri e quel "Vi vogliamo così" dimostra come il supporter rossoblu ami i propri colori al di là del risultato finale.

L'Olimpico applaudirà De Rossi (ne siamo certi) ma dal fischio d'inizio del signor Di Bello De Rossi diventerà un avversario, ma solo per quei 90 minuti. E chissà che non sappia imbrigliare per bene la sua ex squadra portando a casa un risultato positivo.


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