Remember Genoa: quando una radiolina ti manda in Paradiso

31.03.2020 14:11 di Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato.  

La tecnologia aiuta gli arbitri in campo, aiuta gli spettatori davanti ai teleschermi mostrando un'azione più volte con dei replay che quasi sempre tolgono i dubbi sulle decisioni prese dalle giacchette nere e qualche volta regala momenti di gioia ad intere tifoserie. E' un po' quello che è capitato nel nemmeno troppo lontano 10 giugno 2007. 

La storia è quella di una notizia giunta appunto tramite una radiolina (ma potrebbe esser stata la stessa televisione per chi era a casa) che ha regalato gioia e felicità a ben due tifoserie. La partita in questione è Genoa-Napoli, ultima gara del torneo di Serie B. In quel campionato cadetto la presenza ingombrante della Juventus aveva in pratica già definito, ancor prima di cominciare, quale fosse la squadra che sarebbe arrivata prima. I bianconeri in effetti disputarono un torneo ad hoc conquistando la promozione da prima della classe.   

Fu un'annata importante per la Serie B perché contemporaneamente erano presenti piazze importanti quali appunto quelle del Genoa e del Napoli. Una domenica al cardiopalma anche perché, se ai partenopei bastava un pareggio per raggiungere la massima serie, al Grifone la divisione della posta sarebbe invece servita solamente in concomitanza con un risultato equivalente nella partita che si giocava a Piacenza tra i locali e la Triestina. Gli emiliani infatti, con una vittoria e un risultato diverso per i rossoblu, avrebbero accorciato le distanze a meno di dieci punti e quindi si sarebbero dovuti disputare i play off.

La sfida Genoa-Napoli scivolò via tranquillamente, qualche sussulto qua, qualche spavento là, ma nulla di realmente importante. E anche sugli spalti, tra due tifoserie allora gemellate, più che alla gara in sè stessa contava ascoltare quanto avveniva a Piacenza. Al 33' del primo tempo Degano portò avanti i bianco-rossi materializzando di fatto la disputa dei play off. A Genova nel frattempo la gara proseguiva con qualche tentativo sui due fronti ma anche con le due retroguardie padrone assolute sui rispettivi opposti attacchi. 

La sentenza definitiva giungeva al 20' della ripresa e la decretava Riccardo Allegretti con un perfetto calcio di punizione, la sua specialità. Appena segnata la rete, le radioline diedero la notizia e il pubblico del Ferraris si scaldò tanto da coinvolgere pure i giocatori in campo che, a quel punto, più che a cercare di segnare vollero capire cosa fosse accaduto. Dalle due panchine fu mandato il messaggio tanto sperato: "La Triestina ha pareggiato a Piacenza". 

Da quell'istante e per i restanti venti minuti la testa, il cervello, ma anche, crediamo noi, le gambe, erano tutte indirizzate verso il Granillo di Piacenza in attesa del fischio finale. Quando il radiocronista dell'epoca diede la fine della sfida disputata in terra emiliana, il terreno di gioco genovese fu letteralmente invaso dalle due tifoserie festanti che si abbracciarono non solo lì, ma di fatto per tutta la notte per le vie della città. Il Genoa, come il Napoli, tornava trionfalmente in Serie A. Ecco come anche una radiolina può regalare una grande soddisfazione non ad una, ma addirittura a due tifoserie.    


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