The Day After, una retrocessione che arriva da distante ma non solo

16.05.2022 10:00 di Franco Avanzini   vedi letture

Il Genoa torna in Serie B e succede in una gara che nel 2007 aveva regalato la promozione nella massima serie. Da Genoa-Napoli a Napoli-Genoa di ieri sono passati 15 anni; 15 anni di soddisfazioni, cadute, rinascite, momenti gioiosi altri meno, soprattutto gli ultimi anni. Ma il Genoa retrocede a causa di un attacco assolutamente abulico, 27 reti sono davvero poche e lo stesso presidente Zangrillo ai microfoni di DAZN a fine gara l'ha detto: "Il Genoa merita la B". 

Non ha tutti i torti, anzi. Senza un attaccante di valore si va bel poco lontani. Scommesse ne sono arrivate ma erano e sono solo "scommesse" e lo stesso numero uno rossoblu ha ammesso pure gli errori fatti nonostante qualche segnale ci fosse già stato. E' evidente che a questo punto la caccia al colpevole c'è. Ma è pure vero che nessuno, ripeto nessuno, può e deve essere assolto o estraneo alla retrocessione. 

Lo ha detto, senza peli sulla lingua, lo stesso presidente Zangrillo. Nessuna scusante, nessuna colpa data ad altri o a gestioni precedenti ma solo a se stesso e alla attuale proprietà. Il Genoa scende in una serie B che non sarà facile, assolutamente. Chi pensa che possa essere una passeggiata sbaglia di grosso e l'esempio classico di quest'anno è quello portato dal Parma che, pur investendo molto, non ha centrato neppure i play off.  

Il Genoa dovrà migliorare ovunque, in difesa, in mezzo al campo e in attacco. Non ci sono reparti da salvare. E' vero la difesa ha retto bene con Blessin, ad eccezione della gara di ieri e da quella interna contro la Lazio, pareva fortificata e soprattutto quasi insuperabile, basti pensare ai vari 0 a 0 fatti anche contro squadroni quali Inter e Atalanta. In mezzo al campo però qualche situazione negativa c'è stata per la mancanza di un Amiri per tutta la parte di campionato che avrebbe potuto giocare ma soprattutto di un attacco che, Destro a parte nella prima parte di stagione, non ha avuto un vero puntero o risolutore. 

Tanti errori che iniziano dal ritiro estivo, proseguono con l'arrivo di giocatori inadatti a questa compagine, poi con la decisione di un allenatore che mai era stato su una panchina di una società, un mercato invernale sbagliato senza far arrivare l'attaccante che sarebbe servito come il pane; e n'è per tutti praticamente.

Solo una componente si salva in questa disgraziata annata: la tifoseria. Unica, immensa, senza uguali, capace di stare sempre vicina alla squadra, di sostenerla e di non lasciarla mai sola neppure nelle trasferte meno agevoli. Si è ricompattata, la Gradinata Nord è tornata a far battere il suo cuore pulsante, si è distinta su tutti i campi. Anche a Napoli, nonostante la sconfitta, ha cantato "Gente di Mare" anche ben oltre il triplice fischio di chiusura. Ammirevoli, davvero! Toccherà alla società non sperperare tanto valore, risalire subito e programmare un futuro meno problematico e con qualche soddisfazione che non sia la semplice salvezza. Con 777Partners alla guida è giusto sognare ma adesso toccherà a loro dimostrare che la fiducia che tutti gli hanno dato al loro arrivo sia meritata. 


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