Genoa, Firenze per la svolta? Troppe le svolte però mancate nel passato

02.12.2020 11:15 di  Franco Avanzini   vedi letture

Si riparte dunque da Rolando Maran, insomma nulla è cambiato sperando però che possa cambiare l'atteggiamento sul terreno di gioco dopo le ultime battute d'arresto che hanno complicato la classifica del Genoa. Il summit nella pancia del Ferraris di domenica notte non ha portato ad un cambio di rotta che molti avrebbero potuto ipotizzare. Ma certamente la prossima sfida, ancora di lunedì, contro la Fiorentina, altra concorrente nella lotta per non retrocedere, potrebbe diventare determinante per l'allenatore. 

Torino, Udinese e Parma sono stati passaggi a vuoto a tutto tondo: tre scontri diretti persi e un gioco che mai è decollato. Contro i granata una prestazione davvero brutta, con pochi squilli contro una avversaria che non eccelleva certo in tranquillità; contro i friulani la squadra si è svegliata solamente nei minuti conclusivi dopo una condotta da partita di fine stagione con la squadra già salva, senza nerbo e nella quale sono bastati gli spunti di un giocatore, de Paul, per mandare in tilt la difesa rossoblu e nell'ultima prestazione, contro il Parma, è stata invece la miglior organizzazione e un giocatore (Gervinho) ad affossare i liguri.  

Adesso l'ennesima partita quasi da dentro o fuori, la classifica piange, il distacco dalla salvezza non è ancora incolmabile ma in prospettiva, dopo Firenze, si prospettano due sfide a dir poco proibitive seppur in casa: contro Juventus e Milan. Raccogliere punti in Toscana sarebbe non importante, di più. Non farne potrebbe veramente aprire ufficialmente una crisi che, al momento, non è esplosa totalmente ma che è lì a verificarsi. Fare quadrato, remare tutti dalla stessa parte in una stagione che, ancora una volta, sarà di sofferenza sino alla fine. Voltare pagina? Lo si dice da alcune stagioni, non lo si fa mai...


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