Genoa, una festa riuscitissima con tantissimi giovani presenti

La festa è stata "bellissimA". I suoni, i colori, le parole, tutta ha avuto un senso logico. E quanti tifosi pronti a scandire i cori e ad applaudire i presenti sul palco. La cosa che maggiormente ha impressionato è stata la presenza di migliaia di giovani. Un ricambio generazionale che c'è eccome. Un Genoa che è diventato nuovamente attraente anche per le leve più giovani, per la cosiddetta generazione Z. 

E il presidente Alberto Zangrillo proprio questo sta sottolineando negli ultimi incontri fatti con la stampa e anche ieri direttamente dal palco del Porto Antico: i bambini, i ragazzi, i giovani in generale che sono il futuro di questa società. Una tifoseria che ancora una volta ha dimostrato di stare vicina alla squadra e alla società, che omaggia il numero uno societario e i 777Partners. Era da tempo che non accadeva una situazione del genere, un'unione di intenti, una voglia di stare accanto ai giocatori soprattutto nel momento del bisogno, quando le cose magari non vanno troppo bene.

Una festa alla quale hanno partecipato alcuni artisti importanti come Baccini (che ha rivisitato un brano che aveva fatto cantare trent'anni fa, al centesimo compleanno, ai calciatori del Genoa di allora); Alfa che ha presentato grazie al suo brano "Bellissimissima" la terza maglia rossoblu e gli Ex Otago fattori di una musica indie pop e tramite un collegamento anche Bresh che ha di fatto lanciato il suo brano "Guasto d'amore". 

La squadra sul palco ha intonato l'hit che parla del Genoa dopo che il capitano Badelj e mister Gilardino avevano parlato a cuore aperto alla tifoseria presente ricevendo tantissimi applausi. 

Il momento più toccante? Quando è salita sul palco Benedetta Signorini, figlia del mai dimenticato "Capitano" del Genoa Gianluca ed emotivamente anche gli auguri di parecchi giocatori del passato, da Branco a Bortolazzi, da Borriello a Boselli. 

Insomma una festa come abbiamo detto "bellissimA" come lo spot che ha accompagnato la campagna abbonamento record per la città di Genova. Adesso che la festa è finita si torna all'attualità, agli allenamenti, alle partite, alla gioia ma anche alla sofferenza. Quel che resta però è il Genoa e sono quei magici colori, il rosso e il blu.