The Day After, sfatato il tabù pisano e un primo posto da mantenere

29.08.2022 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

Ci sono sicuramente due positività da tenersi stretti dopo il successo di Pisa di ieri sera. Intanto il fatto che si è sfatato un tabù che riguardava lo stadio Romeo Anconetani dove il Genoa non vinceva praticamente mai. Punto importante per le statistiche ma anche per far capire a tutte le avversarie che i rossoblu scenderanno ovunque per vincere e non per accontentarsi del pareggio. 

Sicuramente più importante la seconda positività: il primato conquistato dopo tre giornate di campionato. Il cammino è lungo ma iniziare a vedere tutte le avversarie dall'alto fin dalle prime gare del torneo è basilare per proseguire nella stagione. I 7 punti conquistati grazie alle due vittorie esterne su due gare giocate e al pareggio interno contro il Benevento sono importanti ma di certo non hanno colmato le negatività che si sono palesate anche all'Arena Garibaldi.

Purtroppo si è visto un gioco farraginoso, caotico e non sempre pulito. Di certo il fatto che siamo all'inizio della stagione e che alcuni giocatori ancora debbano entrare nei meccanismi rossoblu possono costituire delle buone scusanti. Ma contro un Pisa che pareva già stanco alla fine del primo tempo e con numerosi giocatori non in condizione ottimale ci si poteva aspettare di più.

Il gol è arrivato grazie all'idea di Coda e alla velocità di Ekuban che poi ha fatto la cosa migliore di tutta la partita. Ma è stata un'azione effettuata in contropiede, all'interno di 95 minuti nei quali il Genoa ha tenuta salda la difesa e in mezzo al campo ha portato legna badando più alla sostanza che alla forma. La retroguardia con i centrali Bani e Dragusin è praticamente imbattibile, un duo di esperienza e duttilità che sinora non ha concesso nulla agli avversari. Avere una difesa forte è assolutamente importante nella conduzione di un torneo da vincere. 

Le cose sono state messe in chiaro: non pensiamo di assistere a gare spettacolari, a bel calcio ed ad azioni ariose. Più facile vedere un calcio vecchio stile. Con tanti giocatori in un fazzoletto che cercano di contendersi l'oggetto del mestiere, palloni lanciati un po' alla "Viva il Parroco" e moti interventi fallosi. E ieri sera si incontravano due squadre "cattive", che nelle prime due giornate erano quelle che avevano commesso più falli. Non poteva uscirne che una gara bruttina, senza giocate emozionanti ma con l'agonismo a far da padrone in campo. 

Il prossimo turno potrebbe già dire qualcosa di più: al Ferraris arriverà il Parma che ha costruito una squadra importante che vuole salire di categoria con elementi come Ansaldi sicuramente importanti e con tanta esperienza. Superare lo scoglio emiliano sarà molto importante, equivarrà all'ennesimo mattoncino aggiunto nella scalata alla serie A.


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