The Day After, si è prolungata l'agonia; Blessin mister ics

21.02.2022 10:12 di  Franco Avanzini   vedi letture

Cosa farsene di un punto, il quarto consecutivo dell'era Blessin, che mantengono il mister imbattuto ma non lo avvicinano alla salvezza? In molti se lo stanno chiedendo. L'assenza cronica di vittorie sta portando il Genoa sempre più verso il baratro. Certo, finché la matematica non condanna i rossoblu, il lumicino della speranza resterà sempre acceso ma cosa potrà alimentarlo ora se neppure contro Salernitana e Venezia, compagini obiettivamente più che alla portata del Genoa, non si è riusciti a vincere?

Tirare in ballo una Dea Bendata che non aiuta i ragazzi in maglia rossa e blu è semplice. Se Maksimovic non avesse regalato l'angolo dal quale è scaturito il vantaggio del Venezia, se Badelj non si fosse addormentato sulla spizzata in area di rigore che ha portato la palla sulla testa di Henry e se Svoboda non avesse ribattuto sulla linea il colpo di testa di Yeboah a colpo sicuro nella ripresa probabilmente parleremmo di un'altra gara. Ma con i se non si è mai fatta la storia e quello che rimane è che il Genoa resta a sei punti dal Venezia e che probabilmente alla fine si salverà una squadra che è inferiore tecnicamente al Grifone. Ma il calcio è anche questo non sempre i più forti o i meno scarsi raggiungono l'obiettivo.

Si potrebbe aprire un discorso sugli errori fatti e probabilmente a giochi fatti si tireranno le somme e si inizierà a "sparare" all'impazzata verso questo o quel colpevole. Giusto per lanciare il sasso nello stagno: cosa sono servite le gare nelle quali in panchina è andato Shevchenko? Nessuna contro prova, ovviamente. Non possiamo sapere se al posto dell'ucraino ci fosse stato, ad esempio, Blessin (per non fare altri nomi per rispetto all'attuale tecnico) qualcosa sarebbe potuto cambiare.

Chiaro poi che in questa disgraziata stagione scopri che gli infortuni non abbandonano il Genoa. Che Amiri arrivato per risollevare le sorti della squadra si prenda un virus che non l'abbandona e lo debiliti notevolmente; che Vanheusden e Piccoli vadano k.o. a poche ore dall'inizio della sfida; aggiungendoci, buon peso, che Portanova effettui una bellissima rovesciata con il pallone che finisca a fondo campo, quando magari, in altri momenti, quella stessa palla avrebbe gonfiato la rete. Insomma tutto gira contro. E' pur vero però che non può essere la dea Bendata l'unica colpevole della situazione del Genoa.

Venerdì sera al Ferraris arriverà l'Inter. Partita da "due fisso", almeno sulla carta. Ma il calcio spesso ha regalato emozioni un po' a tutte le tifoserie. Ultimi quelli della Salernitana che son riusciti a frenare il Milan. Ecco, perché non sperare che possa accadere la stessa cosa a quei meravigliosi tifosi genoani che hanno sostenuto al Penzo i loro beniamini per 94 minuti senza mai fermarsi? Tutte le avversarie del Genoa nella lotta salvezza hanno conquistato punti inaspettati. Per la legge dei grandi numeri ora toccherebbe al Genoa, almeno per equità con le altre formazioni.


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