The Day After, sorridere sì ma senza voli pindarici, piedi sempre per terra

26.02.2023 10:00 di Franco Avanzini   vedi letture

Chi leggesse il solo risultato della gara Genoa-Spal potrebbe pensare ad una passeggiata di salute da parte della squadra di casa contro gli emiliani. Il 3 a 0, va detto, si è materializzato dal 77esimo in avanti. Prima praticamente si erano affrontate due squadre con una che era chiaramente superiore tecnicamente (il Genoa) ma che non riusciva a trovare il pertugio giusto per bucare Alfonso; l'altra che era conscia dei propri limiti e si chiudeva con tutti gli effettivi cercando di non regalare varchi agibili agli avversari. 

Ed in effetti stava vincendo la tattica attendistica, quella che mister Oddo aveva preparato a tavolino per portare a casa il punticino, senza sbilanciarsi troppo, chiedendo al suo uomo migliore tecnicamente, Nainggolan, di sfiancarsi seguendo Badelj per fare in modo che il croato non avesse la possibilità di pensare a chi dare il pallone. 

Un Genoa bruttino faticava a regalare azioni importanti per sbloccare lo 0 a 0 sulla quale la gara si era incanalata e che sembrava, alla fine, poter essere il risultato di chiusura. Certo, l'assenza di Coda, fermato da un problema al polpaccio poco prima del fischio d'avvio, aveva il suo peso. Puscas dall'inizio non riesce ad essere importante come quando entra a gara in corso. Non riusciva a vincere un contrasto che uno con l'avversario diretto e solo in una circostanza riusciva a centrare la porta vedendosi deviare il tiro da Alfonso. 

In mezzo al campo l'assenza di Frendrup pesava meno perché Strootman non lo faceva rimpiangere regalandosi nuovamente momenti importante da "lavatrice" come era sempre stato chiamato. La Spal perdeva Alfonso sino a quel momento poco sollecitato dai genoani ed entrava Brazao, brasiliano, giovane, che veniva impallinato praticamente alla prima vera azione rossoblu.  

La capacità del Genoa è però quello di sopperire con l'assenza degli attaccanti con la bravura anche dei giocatori degli altri reparti. Così ecco la seconda rete consecutiva per Dragusin ancora di testa, deviando una punizione perfetta calciata da Jagiello. A quel punto si capiva che la partita era chiusa perché gli emiliani si gettavano in avanti scriteriatamente lasciando ampi spazi nella propria metà campo. Così, nel lungo recupero, prima Gudmundsson (ancora una volta il migliore del Grifone) e Salcedo riuscivano a bucare ancora il dodicesimo spallino.

Una nota va regalata a Luca Lipani, giovane della Cantera del Genoa, che ha esordito ieri in Serie B. Un ragazzino che ha il muso buono e che Gilardino conosce molto bene. Un premio dato ad un ragazzo, classe 2005, che rappresenta il futuro di questa squadra. Suo l'assist per la terza rete di Salcedo, anche questo un bel punto di partenza per lui.

Si torna in campo già mercoledì 1' marzo per il turno infrasettimanale. Genoa a Cagliari nella tana di mister Ranieri. Un incontro non semplice ma che il Grifone potrà giocare senza l'assillo di dover per forza vincere. Ovviamente massima attenzione andrà agli attaccanti, entrambi ex rossoblu, Lapadula e Pavoletti. Ma i liguri hanno possibilità, forza e capacità di portare a casa un risultato positivo.


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