Genoa: 777 Partners c’è da preoccuparsi?

05.04.2024 17:43 di  Radazione Genoa News 1893   vedi letture

Arriviamo dopo a dare la notizia per il semplice fatto che prima era il caso di informarsi al meglio per rendere digeribile anche a chi di finanza ne mastica poca, cosa stesse succedendo. A ridurre all’osso la questione si fa presto: lo stato della Carolina del Sud e l’Utah hanno fatto rilevare che il gruppo assicurativo A-Cap ha una esposizione eccessiva nei confronti di 777 Partners. L’allarme, se così lo vogliamo definire, era già nell’aria da mesi proprio perché le leggi negli stati dell’unione sono abbastanza precise: non si può superare una certa percentuale dei propri investimenti in capitale a rischio.

Questa percentuale è stimata per evitare che esposizioni eccessive possano eventualmente far perdere capitale con un possibile fallimento della compagnia al quale si affidano i propri denari per quelle assicurazioni che si rivolgono soprattutto a pensionati, vedove e persone meno agiate. Queste possono fare investimenti a basso rischio in titoli “liquidi”.

E fino a qui il punto è chiaro, limpido, preciso (più o meno). Intanto A-Cap ha identificato in una quantità minore a quanto viene riportato da alcuni giornali la sua esposizione quindi da quel punto di vista bisognerà aspettare “conti” più sicuri (anche un eventuale ricorso).

Bisogna anche aggiungere che il mondo del calcio negli Stati Uniti non è visto di buon occhio per eventuali investimenti. La notizia della possibile acquisizione dell’Everton per una cifra monstre di 700/800 milioni sicuramente ha fatto rizzare le antenne a quanti in America non masticano calcio tutti i giorni come noi europei. Certo che il bilancio del club di Liverpool continua a peggiorare di anno in anno ma dopo la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina hanno costretto il proprietario Moshiri a sforzi enormi anche costretto a tagliare i rapporti con le sponsorizzazioni legate all’oligarca Russo Usmanov. Aggiungiamo come nota di colore che l’Everton ha vinto 9 campionati come il Genoa, quindi si sente una certa affinità nell’aria se si dovesse arrivare alla chiusura della trattativa.

In tutto questo vi assicuriamo che non stiamo banalizzando, ma cerchiamo di dare una visione più chiara di quanto avvenuto senza dover far partire sirene e allarmi particolari.

777 Partners al momento gode di ottima salute e ha idee ben chiare in ambito sportivo: creare una fitta rete di club che permetta un ecosistema di mantenimento e sviluppo degli stessi. E sapete per fare cosa, alla fine? Per farci dei guadagni! Non è una parolaccia, è normale se si investono soldi propri e di altri, alla fine si vuole qualcosina in più… guadagnarci insomma.

Da questo punto di vista la strategia di Pasko e Wander è sempre stata chiara e limpida: compriamo, salviamo, risaniamo, sviluppiamo, diffondiamo, e poi raccogliamo. A Genova siamo ancora nel momento della semina: il campo sportivo, le nuove strutture, la sostenibilità economica della società, il potenziamento del marchio, l’acquisizione dello stadio. Tutto questo per rimanere alla parte meramente calcistica, poi se vogliamo ci potremmo aggiungere uno su tutti, l’offerta per la gestione dell’aeroporto. Genova e non solo Genoa potenziata a livello internazionale quale veicolo di marketing e comunicazione.

La nuova economia, che piaccia o no si fa così: non si vendono solo terre e “pezzi di oro”, anzi, ora si vende consenso, stabilità, riconoscimento, posizionamento, sicurezza.

I 777 da buoni americani fanno quello, e lavorano in modo che lì si tenda, senza se e senza ma. Il Genoa è una risorsa che ora va nutrita perché poi porti frutto. Attenzione quando si dice portare frutto vuol dire tenerla ad alti livelli, perché solo in quel modo continua a produrre frutto e si rinforza. La metafora per quelli che si intendevano di vecchia economia potrebbe essere quella dell’albero potato: più tagli e più la pianta, ogni anno, produce buoni frutti e si rinvigorisce.

Ora tornando al “problema” che si conosceva con A-Cap bisogna considerarlo in maniera seria e scrupolosa. La società – chiamiamola così anche se è propriamente un consorzio di assicurazioni – ha superato il limite di esposizione ma in alcune dichiarazioni su giornali all’estero buttano acqua sul fuoco.

Questo al momento potrebbe – il condizionale è d’obbligo – togliere un po’ di liquidità a 777 Partners ma come detto A-Cap rassicura dicendo di avere già iniziato a vendere le proprie quote per rientrare rispetto ai parametri statunitensi.

Il punto maggiore su cui si potrebbe realmente testare la forza economica di 777 Partners riguarda più che altro lo studio che stanno effettuando in Inghilterra per definire la possibilità e capacità di poter acquistare l’Everton. Nel caso questa verifica, che ha preso più tempo del previsto, dovesse essere superata, vorrebbe dire che le capacità economiche del fondo USA sarebbero “certificate”.

Nulla di impattante, in tutti questi giri milionari, per il Grifone, che prosegue regolarmente sulla sua strada. Ve lo assicuriamo! Anche se proprio sulle assicurazioni è nato tutto questo polverone…


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