Genoa, quando la mezzanotte segna ancora una volta la Storia

07.09.2016 08:30 di  Alessio Semino   vedi letture

Non ci sono solo le cose di campo ad avvolgere il Genoa, ma anche serate come quella di ieri alla Fiera del Mare per gridare al cielo, tra l'inno e i fuochi d'artificio, che il Vecchio Balordo ha già 123 anni, ma che si sente ancora molto giovane. 

E pensare che la lunga giornata di festa rossoblù era partita addirittura alle 16,30 con alcuni tornei di calcetto tra le squadre affiliate al GFF, proseguendo con la presentazione del settore giovanile e un vasto programma di intermezzi musicali capaci di far decollare poco a poco la serata in attesa dell'arrivo della prima squadra. 

Arrivo che è stato anticipato dall'ascesa sul palco delle madrine Ornella Muti e Naike Rivelli, anche loro chiamate a saltare alle 22,39 in punto al grido di "chi non salta blucerchiato è", uno di quei cori che ci si portano nel cuore sin da bambini perché è per il buon nome della famiglia che si è chiamati a farlo. 

Un coro che, assieme a "un giorno all'improvviso", ha fatto da preludio all'arrivo sul palco degli uomini di Ivan Juric. Tanti sorrisi, la presenza di Pavoletti, i cori del popolo rossoblù ad attendere le parole di squadra e presidente. Parole che sono di elogio non solo per chi al Genoa ha dimostrato di essere molto legato, come quel Leonardo Pavoletti stasera acclamato dalla folla, ma per tutti i calciatori che compongono questa formazione. Un Genoa "rock" e in continua crescita: queste le sensazioni del tecnico Ivan Juric e del suo staff tecnico.

E se il Presidente ha voluto parlare di un "Genoa che sta a cuore a tutti, lui compreso", i calciatori hanno voluto sottolineare quanto l'affetto e il calore della tifoseria genoana risulteranno essenziali per cercare di imbastire la miglior stagione possibile. Lo hanno del resto sostenuto un po' tutti: qui a Genova c'è un bisogno fisico di tifo e vicinanza alla squadra, e se la storia ci ha insegnato cosa sia la genoanità, saranno due aspetti che non verranno mai a mancare. 

Tra la premiazione di Leonardo Pavoletti come Mister Genoa 2016 da parte delle madrine Ornella Muti e Naike Rivelli e i simpatici siparietti andati in scena sul palco tra vecchie e nuove conoscenze, il tempo è volato velocemente fino allo scoccare della mezzanotte. Le lancette si sono fermate, i fuochi rossoblù si sono alzati in cielo: Genova poteva finalmente festeggiare i 123 anni della sua più gloriosa pagina di storia.

 


Altre notizie - Copertina
Altre notizie