La parola all'esperto: "Fatta la legge trovato l'inganno". Limiti alle commissioni dei nuovi procuratori sportivi ? Tutta un'utopia !"

18.10.2016 09:48 di  Redazione Genoa News 1893   vedi letture

“Facta Lex Inventa Fraus” … Gli antichi latini avrebbero certamente detto così … e avrebbero anche gridato “allo scandalo” ! Mi sto riferendo al nuovo regolamento dei Procuratori Sportivi entrato in vigore nel marzo 2015. Negli ultimi dieci giorni, i più importanti quotidiani sportivi nazionali, hanno dedicato intere pagine, alla cessione di Paul Pogba dalla Juventus al Manchaster United, quantificando il prezzo di cessione del cartellino del fuoriclasse francese, in 110 mln. di euro.  Indipendentemente dal prezzo pattuito per il calciatore, ha attirato la mia attenzione, quella che dovrebbe essere la commissione di cui ha beneficiato il suo procuratore la quale, almeno per fonti di stampa, dovrebbe attestarsi intorno ai 25 mln. di euro, interamente a carico della società cedente. Se tutto ciò corrispondesse al vero, poiché il procuratore di Pogba è iscritto nell'elenco FIGC e deve ovviamente rispettare gli effetti del nuovo regolamento in questione, si sarebbe palesata una consistente violazione all'articolo 6 del predetto regolamento, che determina nel massimo del 3 % il limite dei corrispettivi dovuti per i servizi di procuratore sportivo … Evidentemente non è così ! Quella che doveva essere una formula di semplificazione per lo svolgimento della professione, ogni giorno di più si sta rivelando una scorciatoia per aggirare gli ostacoli, sopratutto quelli economici. Non dimentichiamoci che nel regolamento precedente, nessuna limitazione era imposta mentre, in quello attuale, è stato dedicato uno specifico articolo addirittura suddiviso in 4 commi. Ma perché ? Perchè inserendo una limitazione numerica ma non definendo analiticamente i confini di applicazione, è più semplice sviare “legittimamente ciò che non si può o non si potrebbe fare”. La nuova formulazione nello specifico, cita solo genericamente quelli che dovrebbero essere i servizi di procuratore sportivo tralasciando, forse volutamente, le relative voci di ricavo applicabili. Interpretando i contenuti dell'art. 6: “ … ammontare del corrispettivo dovuto al procuratore sportivo per l'assistenza fornita ad un calciatore o ad un club ...”, non si considerano volutamente eventuali penali contrattuali, indennità o compensi diversi, dovuti o debendi qualora si verifichino nel tempo particolari condizioni previste contrattualmente. Nella sostanza, se il procuratore Tizio ha diritto a percepire il 3 % sull'ingaggio del calciatore Caio, nessuno vieta a Tizio di percepire 1 milione di euro, qualora il club che ha ingaggiato Caio, ceda il calciatore prima del termine del contratto, valorizzando una plusvalenza proprio come quella del caso di specie. Ed allora sono sempre più convinto che il nuovo regolamento dei procuratori sportivi, altro non è che un appuntito e pericoloso strumento di spregiudicata speculazione, tale da poter cagionare conseguente inevitabile danno al mondo internazionale del pallone.

Prof. Pierluigi Vigo www.recontavigoeassociati.it


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