Remember Genoa: una marcatura da "derby perfetto"

07.04.2020 13:54 di Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato. 

Il tifoso sogna la gara perfetta per la propria squadra; chiedetelo in giro per l'Italia e ogni supporter ve la racconterà come vorrebbe fosse fatta e contro quale avversario giocarla. La gara che ti fa soffrire per 89 minuti, ti fa anche arrabbiare per buona parte della partita ma che poi si accende proprio sul filo di lana (in questo caso addirittura al 97') con una rete che fa esplodere una intera Gradinata. Sì, capita nella vita un incontro del genere, magari una sola volta, ma capita.

L'8 maggio 2011 è successo anche al tifoso del Genoa. E soprattutto questa situazione si è verificata proprio nella partita più attesa della stagione, quella che ogni sostenitore rossoblu va a cercare appena esce il calendario. Lo avete capito, parliamo del derby. Una stracittadina che a Genova significa vivere di rendita, di fatto, per un intero girone, fino a quello seguente. E quel posticipo, quella serata, sarà ricordata da tutti con un nome e cognome, quello di Mauro Boselli. 

Diciamolo subito, se non fosse stata per quella rete probabilmente il buon Boselli non sarebbe stato ricordato così tanto. La sua apparizione al Genoa è stata fugace, praticamente non ha lasciato grandi tracce di sè. Giunto nel 2011 a gennaio dal Wigan, ha vestito la casacca a quarti rossa e blu solamente in 7 circostanze, realizzando un'altra rete nella sconfitta al Meazza contro l'Inter (era il 6 marzo e il grifone perse 5 a 2). Ma la sua serata di gloria doveva arrivare qualche mese dopo, e probabilmente neppure lui se l'attendeva. 

Tra l'altro l'attaccante argentino non era neppure partito titolare in quella sfida. Il tecnico Ballardini gli aveva infatti preferito Floro Flores, che affiancava in attacco Rodrigo Palacio. Il suo ingresso arrivò solo al 38' della ripresa, proprio in sostituzione del giocatore napoletano quando il punteggio era sull' 1 a 1. Proprio Floro Flores aveva aperto le marcature allo scadere del primo tempo, ma nella ripresa Pozzi aveva ristabilito il punteggio ribadendo in fondo al sacco un pallone non bloccato dal portiere genoano Eduardo su una precedente conclusione da fuori area. 

L'arbitro Tagliavento aveva ordinato ben sei minuti di recupero, L'incontro pareva destinato a chiudersi senza vinti né vincitori, il popolo rossoblu rumoreggiava perché sembrava che l'1 a 1 potesse star bene ad entrambe le squadre (di certo alla Sampdoria che stava precipitando nel baratro della Serie B). All'ultima azione però avveniva il miracolo. Giro palla rossoblu, Milanetto nella metà campo avversaria, sistemato nel cerchio di centro campo, lancia in profondità la sfera per Boselli. L'attaccante argentino frena la palla in area di rigore, si gira perfettamente eludendo la marcatura avversaria e la piazza col sinistro alle spalle del portiere doriano. Esplosione della Nord e del resto dello stadio pavesato di rossoblu.

Quel successo servirà pure ad un altro scopo: catapultare l'avversaria in Serie B. Non una sconfitta decisiva per la matematica, ma certamente per il morale, tant'è che la Sampdoria non riuscirà più a risollevarsi e precipitò nella serie cadetta. Ecco dunque la partita perfetta: derby vinto con gol al 97' e conseguente retrocessione dell'avversaria. Meglio d così!

Questa la squadra mandata in campo da Ballardini: Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Rafinha (28′ st Antonelli), Kucka (49′ st Konko), Milanetto, M.Rossi; Floro Flores (37′ st Boselli), Palacio.


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