Serie A, le curiosità della quarta giornata di andata; Roma settebellezze

19.09.2023 10:30 di  Franco Avanzini   vedi letture

La quarta giornata del girone di andata ha evidenziato soprattutto due squadre, Inter e Roma. Dodici reti in due (delle trentasette complessive), un gioco spumeggiante e una qualità sicuramente elevata. Diversi però gli avversari affrontati. I milanesi hanno surclassato i rivali storici del Milan in un derby che è stato ben poco equilibrato. La caduta di stile di mister Pioli ("non dobbiamo chiedere scusa a nessuno") non è stata ben digerita dalla tifoseria rossonera che nella gara di Champions League farà sentire la propria voce nei confronti dell'allenatore. Perdere cinque derby di fila non è cosa di poco conto e il "bonus scudetto" che si era guadagnato Pioli sembrerebbe esser finito.

La Roma ha incontrato l'avversaria più malleabile di questo inizio stagione, l'Empoli. I toscani si sono sciolti come neve al sole non riuscendo mai a provare a rendersi pericolosi. La prima panchina che traballa è quella di mister Zanetti. Zero gol segnati, zero punti, per i toscani un inizio alquanto duro. Romani al contrario che hanno messo in evidenza il solito Dybala e visto segnare per la prima volta con la maglia giallorossa Lukaku. 

Senza le Coppe, senza i pensieri delle trasferte all'estero e con un Vlahovic ritrovato (più, buon peso, Chiesa) la Juventus torna ad alzare la testa mandando k.o. una Lazio che proprio non riesce a recuperare il terreno perduto. E meno male che alla fine l'attaccante serbo sia rimasto a Torino e non volato altrove. La scaltrezza, la voglia di spaccare il mondo, la dimestichezza col gol hanno riportato alla ribalta un giocatore che sembrava dover esser messo in cantina ma che, come il buon vino, è risorto e sta ubriacando tutti. 

L'impresa della giornata, tra le medio piccole, è quella del Frosinone. Sotto di due reti contro il Sassuolo non s abbatte e, sospinto dai propri sostenitori, ribalta gli emiliani sino ad infliggergli un pesante k.o. La forza dei frusinati sta in una squadra costruita bene, senza grandissime stelle ma con un complesso di giocatori che stanno mettendo in pratica i dettami dell'allenatore. Sull'altro fronte inutile la doppietta del rinato Pinamonti se poi in difesa non tutto fila per il verso giusto. 

Radonjic è un giocatore da tenere d'occhio. Dopo il Genoa, manda al tappeto anche la Salernitana con una doppietta che aggiunto al gol realizzato da Buongiorno denotano quanto quadrata sia la squadra granata mentre per i campani un campanello d'allarme in attesa del miglior Dia. 

Il Lecce ancora una volta si dimostra formazione sparagnina. La giovane età della rosa paga in fatto di corsa, un po' meno per quanto riguarda l'aspetto fisico e di furbizia. Il Monza ringrazia strappando un pareggio alla fine meritato. Non riesce invece a vincere ancora il Cagliari imbrigliato dall'Udinese nonostante un Luvumbo quasi imprendibile. Altra gara senza reti quella tra Verona e Bologna, scaligeri che comunque continuano a navigare nelle zone medio-alte della classifica per un inizio di torneo da ricordare,

CANNONIERI -  5 reti: Lautaro Martinez (Inter); 4 reti: Giroud (Milan), Vlahovic (Juventus); 3 reti: Krstovic (Lecce), Chiesa (Juventus), Colpani (Monza), Osimhen (Napoli), Pinamonti (Sassuolo), Radonjic (Torino), 


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