Genoa - Juventus: la mia analisi

28.08.2017 10:30 di Luca Canfora   vedi letture

Ci ho creduto? Poco.

Ci sono rimasto male? Abbastanza.

Certamente, eravamo sul 2-0 dopo 8 minuti. Troppo pochi, 8 minuti, troppo pochi. Nonostante una partenza record questa Juventus ha sempre dato l’impressione di essere di un livello troppo alto per noi. La partita non è stata decisa da episodi, ma da una superiorità tecnica e di palleggio che non è mai stata colmabile nonostante l’ottima prestazione di tutti.

Perin: è tornato, ed è tornato in forma splendida. Non ha colpe su nessuna delle reti juventine inclusa l’ultima. Dybala cerca il primo palo invece del secondo, la palla passa sotto le gambe di Gentiletti e va a scheggiare il palo alla sinistra di Mattia, che non può fare nulla proprio a causa del fatto che passando sotto le gambe la traiettoria è più corta ed imprevedibile, ipotizzando ragionevolmente che la palla fosse indirizzata sul secondo palo. Nessuna responsabilità. Dà sicurezza a tutta la squadra, forse deve solo gridare di più verso il suo reparto, in alcune occasioni. Bentornato Mattia.

Biraschi: in miglioramento rispetto alla partita di Reggio.

Rossettini: affidabile, ordinato, prestazione sufficiente contro un attacco stellare.

Gentiletti: Dybala, visto da vicino, mi ha davvero impressionato. Ha un controllo di palla in velocità che non vedevo dai tempi di Maradona, non sbaglia un appoggio, un passaggio, un contrasto. E’ davvero un calciatore di un livello altissimo, e non me la sento di dare a Gentiletti la colpa per non averlo fermato. Questo lo fermeranno in pochissimi, nel mondo. Lo ha seguito ovunque, e Dybala torna sempre a centrocampo a prendere palla, è stata per lui una partita davvero dura, ma io gli do la sufficienza perché un cliente così non gli capiterà più.

Laxalt: Gli manca l’ultimo passaggio, e non è un difensore, per cui commette errori se costretto a difendere come ultimo uomo, vedi Cuadrado. Ma ha grande corsa, si fa tutta la fascia per tutta la partita, ed io preferirei che rimanesse con noi, giocando magari davanti ad Ansaldi.

Lazovic: mi è piaciuto meno rispetto a Reggio. Anche lui è mancato nel cross finale ed è rimasto un pochino più in ombra. Ma è un giocatore che a me piace molto, e che per il gioco sulle fasce di Juric è fondamentale. Tra poco sarà ancora decisivo.

Bertolacci: Fa il lavoro sporco per Veloso, e fa anche il lavoro pulito insieme a Veloso. Lotta con Pjanic, ma non solo, ci sono anche Mandzukic e soprattutto Higuain e Dybala che sono costantemente a prendersi la palla a centrocampo per appoggiare e ripartire in profondità. Perde qualche pallone nel finale, ma sono molti di più i palloni che conquista, difende, e appoggia. Ritorno fondamentale per il nostro centrocampo.

Veloso: da lui mi aspetto ancora qualcosina di più, ma anche lui ha giocato contro la squadra vice campione d’Europa. Buona prestazione, ma tira di più Miguel.

Galabinov: fa a sportellate con tutti. Giocatore di sostanza, da solo contro la potente difesa juventina, per me ottima prestazione. Con quella stazza entrerà in forma perfetta dopo gli altri, quindi viene giustamente sostituito per fine benzina.

Taarabt: qualche buono spunto, anche lui meglio della prima uscita, ma ancora non mi convince e mi sembra il meno positivo, anche se il talento si vede. Lo voglio rivedere nelle prossime 4-5 partite, ma se devo essere sincero con voi non credo in questo giocatore.

Pandev: la serietà e l’umiltà pagano sempre, nello sport e nella vita. Complimenti Goran, il migliore del Genoa in questa partita.

Centurion: pochi minuti per giudicarlo, si vede la voglia di fare per farsi apprezzare, ma ancora non sono in grado di valutarlo.

Lapadula: l’ho visto tonico e pimpante, se quello stop al volo a tre metri da Buffon gli riesce viene giù lo stadio. La mia impressione è che ci sarà molto utile, più di Simeone.

Palladino: è sempre un buon giocatore, ma non so se sia in grado di saltare ancora l’uomo, per giocare nella 3 davanti.

Juric: il suo Genoa sembra meno spregiudicato ed un pochino più equilibrato. Ed anche lui, in campo, e fuori.

VAR: è solo uno strumento, come il telefonino, la TV, il PC, l’automobile. Dipende sempre da come la si usa. Dal punto di vista filosofico non mi piace, toglie la poesia della partita in piazzetta e del mio tempo. Ma se si riuscirà a renderla uno strumento utile, rapido e giusto, potrebbe rasserenare gli animi e rendere il calcio uno sport un pochino, un pochino, più giusto.

Conclusioni: ho visto un ottimo Genoa, ma questa Juventus è davvero troppo forte, soprattutto lì davanti. Il vantaggio è arrivato troppo presto, e non era possibile nemmeno difendersi per 82 minuti più recupero. Peccato, ma si va avanti. Se potessi fare il mercato, non cederei Laxalt, prenderei un Ansaldi dietro Laxalt a sinistra, sperando che Centurion dimostri il suo valore, che Izzo rientri, e che la squadra continui su questa strada.

Forza Genoa,

  Luca Canfora


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