Remember Genoa: capitale conquistata, ma non all'Olimpico

04.04.2020 14:13 di Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato. 

Se c'è un terreno italiano dove il Genoa ha sempre fatto fatica e vinto ben poco è l'Olimpico di Roma, quando a giocare contro i rossoblu sono i giallo-rossi. C'è però un anno in cui i liguri hanno sbancato la Capitale ma, attenzione, non giocando all'interno dell'impianto sportivo principale, ma in quello secondario, il Flaminio. Il motivo? Era la stagione che avrebbe portato ai Mondiali giocati nel nostro paese e gli stadi stavano rifacendosi il look e, ovviamente, pure il principale stadio italiano non era da meno.

Si giocava di mercoledì, era il 17 gennaio 1990. I liguri giungevano a questo match dal precedente pareggio, 1 a 1, contro la Fiorentina in una gara giocata al Ferraris. La trasferta a Roma non era affatto semplice. I padroni di casa arrivavano infatti da sette risultati utili consecutivi e parevano lanciati verso le posizioni di preminenza della classifica. 

Su quel terreno di gara, molto diverso dall'Olimpico, senza la pista di atletica attorno al terreno verde di gioco, con il pubblico assiepato alle spalle dei giocatori, la compagine allenata da Franco Scoglio sembrava destinata alla sconfitta. Al 15esimo del primo tempo però Carlos Aguilera si incuneava tra Berthold e Di Mauro a centrocampo involandosi verso la porta difesa da Giovanni Cervone. Il portiere proverà una uscita disperata sino al limite della sua area di rigore, ma verrà saltato dal guizzante attaccante che poi depositerà la sfera in fondo al sacco. 

Inutili gli attacchi nei restanti 75 minuti di partita da parte della formazione allora allenata da Gigi Radice. Roma che non riuscirà a segnare subendo dunque una inaspettata sconfitta. Per il Genoa quella resterà l'ultima vittoria nella Capitale contro i giallo-rossi. Rimarrà però invece tabù, contro la Lupa, lo stadio Olimpico, visto che mai più fino ad oggi il Grifone tornerà a casa con i tre punti in saccoccia.

Pato Aguilera. "il piccolo anatroccolo", arrivato quasi come un bonus assieme ai più declamati Perdomo e Ruben Paz, salirà agli onori della cronaca per le tante reti segnate con la casacca rossoblu assieme al suo compagno di reparto di sempre, Tomas Skuhravy.

Questa la squadra scesa in campo al Flaminio in quella storica vittoria: Braglia, Signorini, Caricola, Collovati, Torrente, Fontolan, Eranio, Perdomo, Ruotolo, Aguilera, Ruben Paz    


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