De Rossi: "Qui c'è tanta passione, Genoa con un grande DNA"

07.11.2025 15:16 di  Franco Avanzini   vedi letture

Eccolo Daniele De Rossi, il neo allenatore del Genoa, si è presentato nella pancia del Centro Sportivo Signorini alla stampa presente parlando anche della prossima sfida contro la Fiorentina che lo vedrà però in tribuna a causa di una squalifica da scontare: "Il destino mi ha portato qui - ha esordito il neo mister - Una occasione assolutamente da non perdere. Avevo avuto contatti con altre quadre negli ultimi mesi. Per un periodo ho avuto porte chiuse, poi è arrivata la Roma. Poi ancora tante chiacchiere ma nulla di concreto. Ora è arrivato il Genoa, una grande squadra. Per me un onore essere qui e non dico bugie, per me è un onore essere allenatore di questa squadra. Sono emozionato e carico".

Sulla squadra che troverà, l'allenatore romano spiega: "Occorre essere consapevoli di dove ci si trovi. Questa squadra ha un DNA in se molto elevato. Adatterò il mio modo di vedere il calcio con il materiale umano che ho a disposizione. Contento dei ragazzi, meno per il poco tempo che ho a disposizione per preparare la prima gara dalla quale voglio conquistare punti".

Prossima avversaria una Fiorentina in crisi che ha cambiato allenatore e che arriva dalla sconfitta in Conference League contro il Mainz: "Probabilmente la squadra che non avrei voluto affrontare subito alla mia prima con il Genoa. Ha giocatori capaci di tirare fuori il meglio di se anche in periodi negativi. Anche noi siamo forti però. Lo stadio sarà pieno ed i ragazzi stanno bene fisicamente".

Un'idea sulle gare disputate sinora giocate dal Genoa? "Non facile parlare del passato perché dovrei parlare del lavoro svolto dai colleghi. Probabilmente se fossero arrivati i punti, io non sarei qui ma sul divano. Guardando le gare possiamo dire che nessuna avversaria ha schiacciato il Genoa e che i piazzati spesso hanno penalizzato la squadra". 

Messaggi di augurio sono giunti al tecnico dai tifosi della Roma e da quelli del Boca Juniors: "Non me l'aspettavo ma è bello. Ora però sono concentrato sulla tifoseria del Genoa. La Roma è stata storia di una vita, il Boca molto importante. Io però a Genova non voglio fare quello che passa come uno spettatore, timbra il cartellino e poi se ne va. Vorrei, quando me ne andrò, spero tra qualche anno, lasciare con una tifoseria che mi vuole bene".

Domenica avrebbe dovuto essere a Buenos Aires a seguire il classico argentino contro il River Plate: "Un buon motivo per vincere questa prima gara". Manca il gol al Ferraris: "Un sintomo di quando le cose non vanno bene ma potrebbe anche essere una coincidenza. Non cedo sia un vero e proprio tabù mentale".  Cosa trasmetterà al Genoa De Rossi? "La propria maniera di vivere il calcio, quello che fanno alla fine tutti gli allenatori. So che le cose più importanti della vita sono altre ma quando si perde mi avvicino ai giovani per spiegar loro che non è la fine del mondo. Vogliamo far tornare la tifoseria dalla nostra parte, voglio che il Ferraris torni ad essere un inferno".

Un errore che non rifarebbe: "Errori ne ho fatti e quando lo fa un allenatore con poca esperienza vengono tirati subito fuori. Gli errori fanno parte del nostro lavoro, importante è saper fare autocritica": Assente per squalifica Malinovskyi contro la viola: "Di certo lui non ci sarà. Chi giocherà al suo posto darà il massimo". Chi ha giocato meno avrà maggior voglia di mettersi in mostra: "Sono qui da due giorni e tutti vogliono mettersi in mostra. MI è piaciuto come loro abbiano avuto voglia di entrare nella mia testa". 

Un rosso preso al Ferraris quando allenava la Roma: "Mi fa sorridere questa coincidenza. Da giocatore qualche volta sono stato espulso ma quel rosso da allenatore non me lo meritavo. Non mi piace seguire le gare dalla tribuna". Spirito al Genoa simile a quello che c'è a Roma o al Boca? "Tante coincidenze. Alla Boca avrei voluto restare di più ma non è stato possibile. Il Genoa era una di quelle squadre che avrei voluto anche per il progetto. C'è grande passione qui, la stessa che ho trovato al Boca. Può nascere un grande amore che può nascere ovviamente se vinciamo le partite".

Cambio di panchina anche a Firenze dove è arrivato Vanoli: "Una situazione simile alla nostra con il fatto che hanno riposato meno. Mentalmente meglio arrivare con due sconfitte sul groppone piuttosto che con una vittoria. Tutti gli allarmi si accendono con la sconfitta anche se è meglio arrivare alla partite con qualche punto in più. Loro faranno come sto facendo io, senza stravolgere tanto la squadra almeno tatticamente parlando".

Esperienza da dirigente a Ostia: "Sono ancora dirigente, avevo fatto un patto: che se avessi trovato squadra sarei stato meno presente. Ad Ostia ci sono persone che ho scelto io. Stare dietro ad una scrivania ti fa capire cosa ci sia dietro al calcio". Problema tattico o altro sulle gare giocate dal Genoa? "Abbiamo seguito tutte le gare e partendo da quella di Reggio Emilia dico che ho visto una squadra viva. Col Parma si è sbagliato un rigore all'ultimo, dettagli che possono fare la differenza".

Sul modulo 4-2-3-1: "Tutte le squadre possono giocare con qualunque modulo. Il Genoa è stato costruito per giocare con quel modulo e con il Sassuolo mi è piaciuta. Si può proseguire ma anche proseguire su questa strada". Guardando indietro, si parla della Spal: "Mia la responsabilità, quella squadra non aveva fisicità, quella fisicità che ho trovato qui al Genoa". 

Sul fatto di aver abbracciato il progetto Genoa: "Il direttore in primis. Un grande Galliani, al corso per allenatore, ci disse di scegliere la squadra per i dirigenti. Qui ci sono persone con le quali posso trovarmi bene". De Rossi e la comunicazione: "E' fondamentale. Il materiale umano va conosciuto. Ho una regola, dire sempre la verità". C'è da rivitalizzare l'attacco: "Non possiamo parlare solo di due giocatori ma sono certo che arriveremo a fare tanti gol non perché si siano svegliati gli attaccanti"


Altre notizie - La voce del Mister
Altre notizie