The Day After, dieci punti in quattro gare il biglietto da visita di Gilardino

27.12.2022 10:00 di Franco Avanzini   vedi letture

Chi mai potrà dire che la scelta di Alberto Gilardino quale allenatore del Genoa sia stata sbagliata? Dieci punti in quattro gare, successi contro la capolista Frosinone e quindi sul campo del Bari, terzo in graduatoria al pari dei liguri, in uno stadio laddove c'erano quasi 50 mila persone a sospingere i "galletti", impossibile adesso togliere il "trono" genoano all'ex Campione del Mondo.

A Bari la gara è stata praticamente perfetta. L'approccio importante che chiedeva il tecnico rossoblu c'è stato, eccome. Aramu, Gudmundsson e Puscas hanno confezionato la prima azione in verticale portando l'attaccante rumeno a bucare la porta avversaria. E a chi aveva storto il naso leggendo proprio Puscas in formazione dal primo minuto e non Coda veniva subito zittito.

Il Bari alla fine dei conti ha trovato il pareggio alla prima vera conclusione verso la porta di Martinez e arrivata anche a causa di un errore prima di Hefti sulla destra che non frenava la corsa di benedetti e quindi di Sabelli che non si accorgeva sul secondo palo di avere alle sue spalle Cheddira autore poi del tocco decisivo. E comunque alla fine della prima frazione ci contavano 5 conclusione genoane contro le due avversarie. Insomma, la spinta dei tifosi baresi non era propriamente sentita dai giocatori di mister Mignani.

Il Genoa aveva il merito di non abbattersi e di manovrare comunque anche in fase offensiva senza farsi chiudere dietro dalle veementi azioni baresi. Azioni peraltro che nella seconda parte di gare diminuivano di intensità e in velocità anche perché Cheddira pareva stanco e i suoi compagni un po' troppo arruffoni. Così il Grifone ne approfittava segnando con Gudmundsson la rete del nuovo vantaggio. Un colpo che i galletti locali non digerivano e che subivano clamorosamente almeno sino agli ultimi minuti.

Ma anche nel recupero, lungo, ben sette minuti, il Genoa non si abbassava troppo rischiando di fatto solamente in due circostanze. Prima Martinez deviava un cross con la mano e poi Frendrup deviava il tiro successivo con la schiena ma soprattutto il portiere spagnolo si ergeva a gran protagonista sull'inzuccata da pochi passi di Salcedo. Grifone che con Yalcin però aveva a sua volta sfiorato la terza rete dopo un'azione personale a centro area insistita. 

Il girone di andata dunque si chiude a quota 33, terzo a tre lunghezze dalla Reggina e a sei dal Frosinone. Adesso la Serie B va in pausa sino al 14 gennaio (Genoa che giocherà però il 16 gennaio anche a causa del fatto che il 10 gennaio avrà l'ottavo di Coppa Italia a Roma contro i giallo-rossi). Di certo il mercato invernale porterà novità alla rosa rossoblu: Matturro e Criscito sono i primi innesti certi ma probabilmente ne arriveranno altri. La speranza sta nel fatto che il girone discendente porti ad una maggiore continuità in fatto di reti da parte di Massimo Coda che, supportato dai compagni, potrà aiutare il Grifone a tornare dove tutti si augurano.


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