Genoa, voce agli addetti ai lavori nella Badia Sant'Andrea

28.08.2025 16:27 di  Franco Avanzini   vedi letture

Dopo la visita di ieri alla Badia Sant'Andrea, quest'oggi il Genoa CFC ha postato sui propri social un video con le voci di coloro che stanno lavorando all'interno della stessa con un primo lotto già quasi totalmente concluso ed un secondo che lo sarà entro la fine del 2026. Prima ad intervenire è l'architetto Marina Bonacasa, Arch idea Group: "La Badia Sant'Andrea nasce nel lontano 1100 come Abbazia Benedettina, oggi nuova sede delle giovanili del Genoa. Nel 110 era un insediamento circecenso immerso nel verde ed ha subito innumerevoli variazioni anche come destinazione e d'uso. Nell'800 è diventata una residenza nobiliare poi insediamento di varie società. Finché ha subito un grosso abbandono dagli anni 90 in poi fino all'arrivo del Genoa".

Interviene la restauratrice Sara Martini: "L'atrio era la zona maggiormente degradata con molte infiltrazioni, soprattutto dal basso e dal terrazzo. Lecxityazikni sono state risanate e sono state ritrovate decorazioni a tapezzeria in rilievo. Ci sono sale ricoperte da uno strato di pittura sintetica checsfogliava e la parte centrale era caduta, mancante di tutti gli stucchi ed era evidente l'intonaco sottostante. Ci siamo occupato di elimina gli stati di pittura sovrammessa ed abbiamo rivistruiyo le parti mancanti. Ci siamo occupati della parete lato giardino che vi ha portato alla luce un'intonaco a fitta tappezzeria che abbiamo recuperato".

"Un impegno molto impegnativo in quanto abbiamo dovuto coniugare il rispetto della qualità architettonica dell'elemento edilizio con l'introduzione delle normative di prevenzione incendi e di utilizzo alla struttura- spiega l'architett Maurizio Maggiali di Arch Idea Group -- con tutti i parametri per dare a questa residenza un impianto di visurezza per gli utenti".

Parola quindi ancora all'architetto Bonacasa: "È sempre una grossa sfida inserire in un edificio monumentale una foresteria. È giusto dare un giusto conforto agli ospiti senza andare a danneggiare le parti di pregio dell'edificio ".

Delle camere per i ragazzi parla l'architetto Elena Parodi, Architetto Idea Group: "All'interno delle camere gli elementi di pregio che sono tutti Ottocenteschi sono stati tutti restaurati, ripresi, per dare alle camere un aspetto storico ed importante. L'impianto circestense con le divisioni in celle nel chiostro, nella sala del capitolo sono le stesse. È presente la scala usata un tempo per essere collegata dalle celle dei monaci alla Chiesa per le lodi mattutine". 


Altre notizie - Copertina
Altre notizie