"Il Grifone racconta: Ottavio Barbieri"

In collaborazione con Fondazione Genoa 1893
09.02.2017 11:35 di  Debora Barabino   vedi letture

"Il Grifone racconta" sarà l' appuntamento che Genoa News 1893, in collaborazione con la Fondazione Genoa 1893,  proporrà ogni giovedì narrando la storia e gli eventi riguardanti coloro che, mossi dalla passione per il calcio e dall' attaccamento alla Maglia, hanno fatto la storia del Genoa e dato vita alla Leggenda Rossoblù. Si ringrazia anche Luca Sonnati per averci offerto l' immagine identificativa di questa rubrica.

Ottavio Barbieri nasce a Genova il 30 aprile del 1899 ed è uno dei più grandi giocatori che abbiano mai indossato la casacca rossoblù. Mediano destro, Barbieri esordisce nel Genoa nel 1919, nei giorni del rientro dal fronte della Prima Guerra Mondiale ed insieme ai giocatori Burlando e Leale forma quel trio epocale della linea mediana genoana degli anni '20.

Secondo la testimonianza del figlio, Ottavio figurava nelle riserve del Genoa, che aveva organizzato una partita amichevole con una squadra amatoriale di militari inglesi, preceduta da un'altra partita , tra le riserve e la formazione dell' "Artiglieria da Fortezza". Al termine della prima partita, l'allora allenatore rossoblù William Garbutt si recò negli spogliatoi, dove le squadre si stavano rivestendo, e chiese ad Ottavio se se la sentisse di giocare anche nella partita successiva, causa la mancanza di un difensore. Ottavio accettò e la sua prestazione impressionò talmente l'allenatore tanto da permettergli di guadagnarsi un posto da titolare nel Genoa.

Il 5 maggio del 1921 Ottavio esordisce in Nazionale in occasione della partita giocata ad Anversa contro il Belgio mentre la sua ventunesima ed ultima occasione in maglia azzurra risale al 2 marzo 1930 quando, Vittorio Pozzo, lo vuole a Francoforte contro la Germania con la volontà di premiare la generosità e la sportività di Barbieri nonostante i suoi 31 anni.

Sono 13 invece le stagioni che Ottavio trascorre con il Genoa, dal 1919 al 1932, anni in cui colleziona i due scudetti del 1923/1924 e del 1924/1925.

Nel 1933 Ottavio termina la sua carriera da calciatore diventando tecnico della giovane società As L'Aquila 1931, e al primo tentativo vince il campionato di 1° Divisione abruzzese, superando poi agli spareggi Andrea Doria, Falck e Pro Gorizia e conquistando la promozione in Serie B.

Successivamente, nel 1936/1937, allena l'Atalanta prima di tornare al Genoa per affiancare Mister Garbutt impegnato a testare le regole del "sistema inglese" come metodo di gioco. Attraverso quel metodo di gioco Ottavio prende spunto per realizzare il "mezzosistema" con il quale riesce a far conquistare lo scudetto al VV.F. Spezia nella stagione 1943/1944, riconosciuto come titolo onorifico solo nel 2002.

Torna al Genoa nel 1945/1946, giungendo alla finale della Coppa Italia.

Nel 1949 Ottavio, impegnato ad allenare la Lucchese, inizia ad accusare degli strani malori che non gli permettono più di affrontare le trasferte da solo dovendo ricorrere necessariamente alla compagnia del figlio. Nel mese di dicembre, sul treno di ritorno da una partita disputata a Milano contro l'Inter, Ottavio accusa l'ennesimo malore, presto si scopre che la causa di quei malesseri è un tumore al cervello che il 28 dicembre 1949 strappa Ottavio Barbieri alla vita.

Il 17 novembre 1970 viene fondato il Genoa Club "Ottavio Barbieri", uno dei più famosi club dei tifosi genoani.

Il 1° novembre 2016, la Fondazione Genoa 1893 e l'Associazione "Per Staglieno" Onlus, hanno deciso di rendere omaggio ad alcune personalità della storia del Genoa, tra cui Ottavio Barbieri, con una manifestazione simbolica tenutasi al Cimitero Monumentale di Staglieno e posizionando una coccarda sui loro sepolcri.


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