"Il Grifone racconta: Luigi Scarabello"

In collaborazione con Fondazione Genoa 1893
26.01.2017 10:35 di Debora Barabino   vedi letture

"Il Grifone racconta" sarà l' appuntamento che Genoa News 1893, in collaborazione con la Fondazione Genoa 1893,  proporrà ogni giovedì narrando la storia e gli eventi riguardanti coloro che, mossi dalla passione per il calcio e dall' attaccamento alla Maglia, hanno fatto la storia del Genoa e dato vita alla Leggenda Rossoblù. Si ringrazia anche Luca Sonnati per averci offerto l' immagine identificativa di questa rubrica.

 

Schierato tra le file del Genoa a fine anni '30 c'era anche Luigi Scarabello, conosciuto anche con lo pseudonimo di Sergio Landi in quanto, oltre alla professione di calciatore ed allenatore, ha avuto anche un trascorso da attore e regista cinematografico affiancando la moglie Silvana Musitelli, meglio conosciuta come Lilia Silvi, nota attrice definita la Shirley Temple italiana.

Scarabello nasce il 17 giugno 1916 ad Albiano Magra in provincia di La Spezia e, proprio con lo Spezia, inizia la sua carriera di calciatore conquistando anche la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Berlino nel 1936. Lo stesso anno vestirà la casacca rossoblù dedicandosi per 5 stagioni al suo ruolo di mezz'ala sinistra. Decisivo fu il suo contributo nella Coppa Italia del '37, presente in ogni turno dai sedicesimi alla finale portando il Genoa alla conquista del Trofeo passando dalla Lazio, al Palermo, al Catania, al Milan di Garbutt, ed infine alla Roma. Ed è proprio durante la sua permanenza al Genoa che Scarabello si imbatterà nella giovane Lilia Silvi. L'attrice, attraverso il suo libro autobiografico "Una diva racconta se stessa e il suo cinema", descriverà così il loro primo incontro:

"L'incontro avvenne sul rapido Roma - Genova delle ore 18 del 17 dicembre 1939. Presi quel treno per tornare sul set di Livorno, dopo essere stata a Roma per assistere, da tifosa romanista come ero e come sono, alla partita Roma - Genoa. Luigi Scarabello, Gigi per gli amici, era la mezza ala sinistra del Genoa e tornava nella città dove giocava. In quel periodo il Genoa era una grande squadra, temuta dagli avversari e con alle spalle ben nove scudetti. Era prima in classifica e la mia Roma ultima. La squadra ligure perse 2 a 0 e tutti i giocatori genoani erano abbattuti e silenziosi. L'incontro con questo bel giovane avvenne nel vagone ristorante. Il suo posto era obliquo al mio. Al suo tavolo c'erano altri tre giocatori e l'allenatore, mister Garbutt, il quale rimproverava i suoi ragazzi per come si erano comportati durante la partita. Io me la godevo beatamente. Finita la cena lasciai il mio posto per andare nel mio scompartimento, dopo pochissimi minuti arrivò lui, zoppicando perchè durante la partita aveva ricevuto un calcio un pò violento e infatti iniziò il il discorso così: - Vede quello che mi hanno fatto i suoi amici?- Ovviamente aveva capito che io ero della Roma perchè alla partenza del treno il vedermi in compagnia del mio fidanzato di quel periodo (il suo nome era Aldo Donati mediano della Roma, ben conosciuto dai giocatori del Genoa) fece capire che i miei colori preferiti erano e sono giallo-rossi. Iniziammo a parlare dandoci naturalmente del "lei". Lui fece subito il "provolone" arrivando anche a chiedermi un bacio prima di arrivare a destinazione. Naturalmente risposi sdegnamente facendogli credere che ero offesa da tanta audacia. Tanto offesa però non ero, perchè ci scambiammo gli indirizzi".

Il 28 agosto del 1940, Luigi Scarabello e Lilia Silvi, convogliano a nozze nella Chiesa del Sacro Cuore in Via Marsala  a Roma, un'unione durata ben 67 anni che ha visto nascere tre figli, Lucia nel 1945, Elisabetta nel 1950 e Luca nel 1955.

Gli anni '40 hanno visto Luigi Scarabello condividere la professione e la passione per il cinema con la moglie Silvana, in qualità di attore in "Barbablù" ed in "Violette nei capelli" ed assistente regista per "La bisbetica domata", "Giorni felici" e "Il diavolo va in collegio". Nel frattempo la guerra imperversa e Luigi e Lilia, durante un viaggio in Piemonte fine all'acquisto di un terreno, si trovano coinvolti nell'attacco del treno sul quale viaggiavano. Giunti a destinazione, illesi, acquistano un casale nelle campagne di Acqui Terme dando inizio a quello che sarà forse il periodo più difficile della loro vita la cui fine coinciderà con il termine del periodo bellico per vederli ritornare nella città di Roma.

Nel 1957 torna ad avvicinarsi al mondo calcio come direttore tecnico dello Spezia, là dove tutto era iniziato moltissimi anni prima quando Luigi, da semplice spettatore di un allenamento, si trovò coinvolto in squadra dall'allenatore in seguito all'infortunio di uno dei giovani calciatori in campo. L'allenatore, non disponendo di uno dei suoi elementi e notanto il giovane Luigi seduto fuori dal campo di gioco, lo invitò ad unirsi agli altri ragazzi per allenarsi. "Io non ho mai giocato a pallone" risponde il giovane Scarabello. "Non importa, spogliati e mettiti maglietta, calzoncini, scarpini ed entra in campo".

Le capacità dimostrate in quell'occasione, ed un gol segnato, non lasciano indifferente l'allenatore dello Spezia che intende far firmare il cartellino alla giovane promessa, nonostante le iniziali perplessità dei suoi genitori che accettano solo quando gli viene garantito che, l'ingresso nel mondo del calcio, non comprometterà gli impegni scolastici sostenuti da Luigi Scarabello al liceo classico. Iniziò così la splendente carriera di questo calciatore che ha potuto godere di tante gioie e soddisfazioni, vivendo una vita piena di passioni ed interessi, compresa l'esperienza affrontata negli anni '60 che lo ha visto viaggiare per l'Europa ed oltre con la sua famiglia a bordo di una roulotte.

Luigi Scarabello muore a Nettuno il 2 luglio del 2007, l'insorgere della sua malattia richiede l'installazione di un pace-maker e l'intervento riesce benissimo, sarà però un'ischemia celebrale a tradirlo all'età di 91 anni. La moglie Silvana, sempre attraverso la sua autobiografia racconta: 

"Ora vivo da sola qui a Nettuno. La mia vita è totalmente cambiata. Prima che Luigi si ammalasse , il conduttore della famiglia era lui ed io mi sono messa completamente nelle sue mani in tutto e per tutto. Forse è stato uno sbaglio e essermi completamente lasciata gestire in tutti i sensi, mi fa sentire maggiormente la sua mancanza".

Il 13 maggio del 2013 l'attrice riceve il "Premio Marcello Sgarlata" in Campidoglio con la seguente motivazione: "Passata con coraggio dalla brillante carriera artistica ad una altrettanto vita familiare, torna allo spettacolo con energia ed entusiasmo", si spegnerà a Nettuno 3 mesi dopo, il 27 luglio 2013.

Il 21 ottobre 2016, il Museo della Storia del Genoa, ha avuto l'onore di accogliere come sua ospite la signora Lucia Scarabello, nonchè primogenita di Luigi e Lilia.

 

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