GENOA: COMUNQUE FINISCA COL BOLOGNA, E' LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

23.05.2024 09:12 di  Radazione Genoa News 1893   vedi letture

La serata degli addii e degli arrivederci, ma potremmo definirla il “Thanksgiving day” al pesto. Sì perché è doveroso ringraziare sentitamente Gila e i suoi ragazzi, ma anche la dirigenza, per aver regalato al popolo rossoblù un'annata priva di stenti e paure: mai successo nel precedente decennio, contrassegnato da indicibili sofferenze.

Grifone e Bologna potranno così offrire uno spettacolo per buongustai senza l'assillo del risultato: a ben vedere, eccettuata la schiacciasassi nerazzurra, si affronteranno le due squadre rivelazioni dell'annata, forse le sole che abbiano scavato un fossato tra le previsioni non esaltanti di agosto e le risultanze davvero eccellenti di maggio. E non c'è invidia ma solo ammirazione per la Champions conquistata iun carrozza dai petroniani, partiti con ben altre fondamenta tecniche e non con l'etichetta di neopromossi.

A Marassi ci sarà il pienone, in spregio alla Lega Calcio che, in ossequio ai monopolisti del calcio televisivo, hanno nuovamente relegato al venerdì il Genoa, club nobile trattato (anzi, maltrattato) come un “parvenu”. Da sottoscrivere in pieno il pesantissimo comunicato della tifoseria organizzata, con tanto di eloquenti statistiche sulla collocazione temporale delle gare casalinghe di Badelj e compagni: una vergogna.

L'orario scomodo non condizionerà, comunque, una spontanea festa di calcio, sugli spalti e in campo. Sarà una passerella, con un briciolo di giustificata attenzione per il punteggio finale. Sul fronte genoano è sempre vivo il desiderio di cancellare il record di punti, ben 48, raccolti dallo squadrone di Gasperson al primo anno di serie A. Occorre una vittoria, e Gila ci tiene parecchio, per chiudere in modo trionfale un campionato a tutto tondo e iscrivere il proprio nome nella Hall of Fame genoana. In quest'ottica, la formazione base dovrebbe essere abbastanza competitiva, con esigue variazioni rispetto al solito canovaccio.

Riflettori puntati, come ovvio, su Albert Gudmundsson, bramoso di congedarsi con un cadeau speciale: probabile, comunque, una sua uscita prematura, per consentire di ricevere l'ovazione solitamente riservata ai beniamini. Anche Kevin Strootman sarà salutato con tutti gli onori: ha onorato la causa genoana con professionalità esemplare, oltre ad aver garantito un contributo basilare nella cavalcata della promozione.

Il terzo elemento “attenzionato” è ovviamente Mateo Retegui, proteso a sfruttare l'estrema chance di rivalutarsi agli occhi del Ct Spalletti. I suoi ultimi mesi sono stati travagliati, con rarissimi lampi e parecchie prestazioni sottotraccia. Da lui la piazza rossoblù si attende ben altre performances e, nella stretta attualità, un gol su azione, da interpretare come una “promessa” in vista della prossima stagione, quella dell'obbligatorio riscatto.

Altri applausi, come gesti di affetto, saranno indirizzati a Frendrup e a Martinez, pilastri assoluti che godono di corteggiamenti sempre più intensi. Saranno anch'essi calorosamente ringraziati ma anche pregati di non premere presso la società per essere ceduti. Una loro partenza sarebbe uno schiaffo anche per mister Gilardino, che ha firmato il rinnovo dopo aver ottenuto l'impegno a non smobilitare.

Capitolo formazione. In difesa si registra il forfait di De Winter, vittima di un affaticamento muscolare. Al suo posto possibile ritorno, magari part-time, per il nuovamente disponibile Bani, ma è più probabile la promozione del giovane Cittadini. Sulle fasce, sicuro Martin a sinistra, mentre a destra è favorito Sabelli su Spence, tutt'altro che sicuro di restare un'altra annata in Liguria.

Nella mediana i vecchietti Badelj e Strootman potrebbero fare “staffetta”, affiancati da Thorsby e Frendrup, ma anche Messias e Malinovskyi puntano a dare appuntamento, dal campo, ai tifosi, sperando di dover trascorrere minor tempo in infermeria. Da valutare se concedere uno spezzone a Bohinen, il calciatore più trascurato da Gilardino.

In avanti regna la bagarre. Infatti, alle spalle dei due teorici titolari smaniano Ekuban e Vitinha. E se il secondo ha la valigia pronta (solo un acquisto a prezzo di saldo potrebbe bloccarlo in Liguria), il primo resta tra color che sono sospesi. La gente genoana, in attesa di sviluppi, lo saluterà con trasporto: il mister confida di riaverlo a disposizione ad agosto e sta cercando di convincere i dirigenti a proporgli un nuovo contratto.

Il Bologna difficilmente accetterà il ruolo di sparring partner. La Champions è già in ghiacciaia, ma resta in ballo un piazzamento migliore del quinto posto, anche se Thiago Motta, ormai appagato, ha già iniziato a pensare all'avventura juventina. I genoani comunque gli batteranno le mani, giudicandolo uno tra i campioni più ammirati in questa contrada nel Dopoguerra. Mancherà il gioiello Kirkzee (guaio muscolare), sostituito in prima linea dal giovanissimo e promettente Castro, ma negli altri reparti c'è l'imbarazzo della scelta. Grazie al lavoro pregevole dell'italo-brasiliano nel corso della stagione, sono sbocciati numerosi talenti, sparsi in ogni zona del campo. Gli emiliani giocano a lasciano giocare, segnano a profusione ma non soffocano alcun avversario. E allora, tutti a Marassi, a godere in assoluta serenità 90 minuti di calcio accattivante e ricco di emozioni. Non è da tutti e non è sempre così.

                        PIERLUIGI GAMBINO


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