I sudamericani al Genoa, storia di un amore

08.04.2021 11:58 di Carlo Dellacasa   vedi letture

In quel di Genova, l'amore per il calcio è qualcosa di riconosciuto a livello assoluto. Lo sanno bene tutti i giocatori che arrivano sotto la Lanterna per difendere i colori del Genoa, la prima squadra di calcio italiana fondata nel 1893. Tra tutti questi calciatori che sono venuti da fuori per giocare a Marassi con la casacca rossoblu, sono tanti i sudamericani che hanno fatto bene e che ancora oggi sono ricordati con affetto dai tifosi.

Buon Compleanno a Diego Alberto Il Principe Milito! Il popolo rossoblù ti ricorda ancora con amore! @diegomilito #auguri #felizcumpleaños #40 #genoa #bomber #Valerio

Pubblicato da Genoa CFC 1893 su Martedì 11 giugno 2019

Tra questi uno dei più noti e che meglio ha fatto nel club genoano è il brasiliano Branco, un terzino sinistro dal tiro potentissimo che si laureò campione del mondo con la nazionale verdeoro nel 1994 nella finale proprio contro l'Italia. Al Genoa dal 1990 al 1993, il nativo di Bagé realizzò ben otto reti in 71 presenze con la squadra ligure, lasciando un enorme vuoto sulla fascia sinistra dopo il suo ritorno in patria al Gremio de Porto Alegre. Vari anni dopo Branco, un altro brasiliano ha fatto le fortune del Genoa. Parliamo di quel Thiago Motta che, dopo essere arrivato nel 2008 in rossoblu, fu protagonista di una grandissima stagione in qualità di regista, portando la squadra allora allenata da Gian Piero Gasperini a un ottimo quinto posto, segnando inoltre sei reti, il suo record personale in carriera. Il tutto insieme al connazionale Rubinho e all'attaccante argentino Diego Milito, con il quale andò l'anno successivo all'Inter, squadra che oggi comanda la classifica di Serie A secondo le ultime notizie pubblicate su WinBet news. E fu proprio l'attaccante argentino il grande protagonista di quella stagione trionfale per il Grifone: Milito mise a segno ben 24 reti in campionato, record assoluto nella storia recente del Genoa, e permise alla squadra rossoblù di arrivare alla qualificazione UEFA dopo aver visto un grande calcio a Marassi basato su un gioco d'attacco e molto effervescente. Oggigiorno lo stesso Milito viene ancora ricordato per quella storica annata che portò il Grifone nuovamente in Europa dopo oltre quindici anni. Parliamo, del resto di un attaccante completo e intelligente che è stato poi capace di segnare un'epoca all'Inter, squadra con la quale conquistò il famoso triplete nella stagione 2009-10, ossia quella dopo il suo exploit al Genoa.

"PALACIO ES DEL INTER" Lo confirmó Enrico Preziosi, presidente del Genoa. “El acuerdo está”, ratificó. Aún no se dio a...

Pubblicato da Diario Olé su Martedì 22 maggio 2012

Dopo l'addio di Milito arrivò in rossoblù un altro centravanti argentino, seppur in età avanzata. Parliamo di quell'Hernan Crespo che già aveva vinto il titolo di capocannoniere in Italia con la Lazio ed era stato protagonista con grandissime squadre come Milan, Inter e Parma. Il Valdanito sostituì Milito con tutto l'impegno possibile, segnando cinque reti in 16 presenze, sebbene fosse ormai nella parte finale della carriera. Due stagioni dopo, ossia nell'estate del 2011, fu il turno di Lucas Pratto, che in una stagione segnò solo un goal ma si fece le ossa per crescere e tornare più forte di prima in patria, dove trionfò con il Velez e soprattutto con il River Plate, squadra con la quale vinse una storica Coppa Libertadores nel 2018 contro il Boca Juniors.


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