Jamie Vardy al Genoa? Era tutto fatto, ma Vieira ha detto no

Poteva essere, anzi, era fatta. Ma alla fine è saltato tutto. Jamie Vardy era ad un passo dal diventare un nuovo giocatore del Genoa. A 38 anni, l'ex simbolo del Leicester City aveva da poco annunciato il ritiro dal calcio professionistico, ma la proposta arrivata dalla società rossoblù lo aveva convinto a rimettere gli scarpini. Il Genoa, infatti, aveva messo in piedi una trattativa concreta per portare in Italia uno dei volti più noti del calcio inglese degli ultimi quindici anni. A gestire in prima persona l’operazione era stato il direttore generale Flavio Ricciardella, che aveva ottenuto il sì del giocatore, dopo aver preparato una formula sostenibile anche dal punto di vista economico.

Perché il Genoa ha cercato Vardy?

L’ingaggio di Vardy sarebbe stato coperto in buona parte dagli sponsor esterni, interessati all’impatto mediatico dell’operazione. L’arrivo dell’attaccante inglese avrebbe generato una discreta visibilità internazionale, rappresentando un traino importante per la campagna abbonamenti della prossima stagione. La proposta del Genoa aveva fatto vacillare Vardy, che stava valutando l’idea di chiudere la carriera con un’esperienza fuori dai confini britannici. Il progetto lo intrigava, così come l'opportunità di rimettersi in gioco in un campionato competitivo e ricco di tradizione come la Serie A. La trattativa aveva raggiunto uno stadio molto avanzato, tanto che erano già stati valutati gli aspetti logistici legati al trasferimento del giocatore e della sua famiglia.

Ma quando tutto sembrava definito, è arrivato il no di Patrick Vieira. L’allenatore del Genoa ha espresso una posizione netta e irremovibile, comunicando alla dirigenza la sua totale contrarietà all’operazione. Secondo Vieira, Jamie Vardy non sarebbe stato coerente con il progetto tecnico costruito per la prossima stagione. Il tecnico francese ha valutato l’attaccante inadatto sia dal punto di vista tattico che fisico, anche nella prospettiva di un ruolo di riserva.

La priorità deve dunque andare al gruppo e non al singolo giocatore, anche se si tratta di ex campioni. Questi elementi hanno spinto Vieira a bloccare l’affare, imponendo alla società uno stop definitivo alle trattative con l'attaccante inglese. Il Genoa, casomai, ha bisogno di giocatori motivati, giovani e di potenziale, per poter salire di livello non solo in campionato, ma anche nelle quote calcio, da sempre il riflesso della competitività di un team. La trattativa è stata quindi interrotta nel giro di poche ore, con il Genoa costretto a rinunciare ad un colpo che avrebbe avuto una forte risonanza mediatica.

Perché Vieira ha detto no a Vardy?

Vieira ha inoltre manifestato un altro dubbio: l’arrivo di un nome tanto noto avrebbe potuto creare degli squilibri all’interno dello spogliatoio. Il timore era il seguente: ritrovarsi a gestire una situazione simile a quella vissuta in passato da altri club italiani, e dallo stesso Genoa. In particolare, il tecnico avrebbe fatto riferimento al caso di Mario Balotelli: un vero e proprio flop sotto ogni punto di vista, sia tecnico che mediatico. L'ex Milan e Inter ha infatti creato non poche polemiche durante la sua esperienza al Grifone, generando un clima di imbarazzo e minando in parte la competitività del club.