Davide Biraschi: la scheda

31.08.2016 13:29 di Lorenzo Semino   vedi letture

Davide Biraschi, nuovo difensore del Genoa appena arrivato dall’Avellino (si parla di 1.500.000 di euro di costo cartellino), si è fatto notare in Serie B proprio con la maglia biancoverde nonostante un campionato al di sotto delle aspettative, terminato con un 14° posto che ha lasciato la squadra campana fuori dalla giostra dei playoff.

Cresciuto nelle giovanili del Grosseto, nel 2012 Biraschi ha fatto il suo esordio in cadetteria proprio con la maglia dei toscani: per lui solo 35’, non male per un classe ’94. 

La scorsa stagione ha impressionato, come già detto, guidando la difesa dell’Avellino e collezionando ben 32 presenze in campionato ed oltre 2700 minuti di gioco. 

Il profilo del difensore - da tempo nel giro della Nazionale Under-21 - è piuttosto semplice da riassumere, si tratta di un centrale molto agile bravo nell’impostazione partendo dalla propria area di rigore e molto attento in fase di copertura, abile anche di testa sebbene sia alto “solo” 182 centimetri.

Nell’ultima partita giocata con la maglia dell’Avellino contro i biancoblu del Brescia, sfida finita con il punteggio di 1-1, il 22enne ha impressionato positivamente: molti colpi di testa, la maggior parte dei quali sugli sviluppi di un rinvio lungo del portiere avversario, altrettante chiusure e coperture della profondità. Se poi si pensa che l’attaccante del Brescia era l’ex rossoblù Andrea Caracciolo, ecco che i risultati positivi di Biraschi nel gioco aereo valgono doppio.

Altro dato non indifferente: nella prima uscita stagionale l’Avellino ha subito l’unica rete della partita su calcio da fermo perfetto proprio di Caracciolo - il fallo decisivo che ha generato la punizione lo ha commesso Diallo, classe ’97 ed erede designato di Biraschi - senza riuscire a rendersi particolarmente pericoloso se non con tentativi da fuori area, segno di come la precisione difensiva dell'Avellino e nello specifico di Biraschi abbia sventato la maggior parte delle minacce provenienti dagli ospiti.

Il difensore si è distinto fra gli altri mettendo ordine in una difesa decisamente rimaneggiata, senza interventi fondamentali ma con ottimi spunti, come una ripartenza palla al piede dalla propria area di rigore nel primo tempo, impeccabile e fermata soltanto da un intervento molto duro di un centrocampista del Brescia.

Biraschi, secondo i resoconti forniti da WyScout.com, è un difensore piuttosto completo, che preferisce giocare leggermente spostato sulla destra ma che si è messo in luce anche per la sicurezza con cui si è preso sotto braccio la difesa dell’Avellino nella scorsa stagione. Una difesa solitamente a 4 uomini che tuttavia cambia spesso secondo necessità, passando da un 4-3-1-2 di partenza al 3-4-1-2 in pochi istanti e con poche differenze rispetto al modulo messo in campo da Ivan Juric nella prima sfida di campionato contro il Cagliari. Anche a livello di formazione, quindi, il difensore romano sembra essere un uomo quasi perfetto per ambientarsi nel nuovo Genoa.

Per chiudere il nostro resoconto sul giocatore, ha colpito molto la sua tecnica tanto nei cross quanto nei lanci lunghi, ben 6 in 90’ e tutti riusciti alla perfezione: una parte a tagliare il campo da destra a sinistra servendo l’esterno sinistro, in questo caso il ghanese Patrick Asmah, l’altra a cercare un colpo di testa degli attaccanti direttamente dal centro della difesa.

Sul calcio d’inizio del secondo tempo e dopo la rete del momentaneo vantaggio bresciano il battitore dell’Avellino ha giocato il pallone entrambe le volte proprio a Biraschi che, fermo al centro della difesa, ha lanciato nella speranza di trovare la spizzata di Castaldo o Mokulu.

Un giovane diventato pedina fondamentale per una squadra medio-alta di Serie B proverà ad affermarsi nella serie maggiore con la maglia del Genoa, cercando di portare a Genova quanto di buono imparato nella scorsa stagione ad Avellino. Se si dimostrerà il difensore affidabile ed intelligente che abbiamo potuto apprezzare nella prima ed ultima uscita in biancoverde, non dovrebbe avere problemi ad ambientarsi al Ferraris.

Difficile, quasi impossibile inoltrarsi a cercare un profilo simile a quello di Biraschi, soprattutto vista la sua giovane età e la poca esperienza, ma chi lo ha accostato a Leonardo Bonucci per tempismo e posizionamento difensivo, fatte le dovute proporzioni, ci è andato abbastanza vicino. Potrebbe soffrire gli attaccanti possenti o particolarmente alti, sebbene anche da questo punto di vista la Serie B dovrebbe essere stata una palestra decisamente formativa.

Anche l'inevitabile alzarsi del livello in campo potrebbe portarlo a commettere più errori che in passato, ma da un difensore così duttile e polivalente ci si aspettano soltanto grandi progressi. Un po' come quelli enormi fatti da Armando Izzo, arrivato al Genoa proprio dall'Avellino e dotato di caratteristiche piuttosto simili al nuovo acquisto rossoblù, come la propensione alle accelerazioni partendo dalla propria area di rigore o l'abilità nell'allontanare le minacce di testa.

Le doti più evidenti del difensore romano sembrano quindi essere la puntualità, la precisione nel lanciare o quando si tratta di allontanare di testa la palla, senza dimenticare la calma con cui agisce in difesa o nelle ripartenze. 

Ora dovrà ripartire da Genova, tutto resta nelle sue mani. O, se preferite, nei suoi scarpini.


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