The Day After, i cambi del Torino, quelli del Genoa...

27.10.2025 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

Maxwel Cornet non è amato dalla Dea Bendata, va detto. Certo lui ci mette del suo e, cosa grave, lo fa nello stesso minuto in due gare differenti. Prima sbaglia il rigore del possibile successo contro il Parma, ieri invece colpisce Paleari da pochi passi. Non è un periodo positivo per lui e non lo è per tutto il Genoa.

Mai una partenza così negativa da quando la Serie A è a tre punti. Brutta situazione che fa pensare parecchio. Colpa di una dirigenza che ha pensato più ai conti che ai giocatori. Così ecco che anche a Torino i tanto decantati nuovi giocatori o erano infortunati (Stanciu e Marcandalli) oppure in panchina con il solo Ostigard in campo (ma a Genova aveva già giocato ed il suo era un ritorno). Una campagna estiva assolutamente negativa dove Colombo non segna mai, dove Onana sembra un pesce fuor d'acqua e dove Gronbaek è letteralmente sparito dal mirino, Carboni neppure utilizzato e via dicendo.

I tre punti in classifica, l'ultimo posto, inesorabile pensare a cosa bisognerebbe fare, anzi, che si farebbe in questi casi: allontanare l'allenatore. La fortuna, se si può definire tale, è che mercoledì il Genoa sarà di nuovo in campo per l'infrasettimanale, in casa contro la Cremonese. Probabile dunque si continui così con il francese al comando della squadra. Ma di questo passo non vediamo situazione diversa se anche contro i lombardi il successo non dovesse arrivare. Ricordiamoci che Gilardino fu allotanato con più punti ed un successo già incamerato...

Tre gare per svoltare. Cremonese, Sassuolo e Fiorentina. Certo la viola laggiù è cliente inaspettata e, vista la rosa, probabilmente ben presto non la si vedrà più in fondo alla classifica. Ma è chiaro che, al momento, i gigliati siano una diretta concorrente (chissà se lo saranno ancora quando ci sarà lo scontro diretto, però). Ma questo Genoa è capace di vincere una partita? La domanda ci pare ovvia.

Le gare durano novanta minuti ma al Genoa sembrano durare poco oltre l'ora perchè anche a Torino la squadra ha fatto un buon primo tempo, meritatamente chiuso in vantaggio, con un raddoppio mancato. Poi, nella seconda parte della gara, la squadra ha arretrato troppo il baricentro facendosi schiacciare dagli avversari ed i cambi hanno letteralmente fatto la differenza.

Il Torino inseriva gente fresca, capace di crossare e portare pericoli a Leali, il Genoa no. Entravano elementi che sembravano passeggiare in campo (Onana e Ekuban), altri poco bravi sotto porta (Cornet) ed un Vitinha inserito sulla fascia dove di certo non poteva diventare pericoloso per gli avversari. Ci viene una domanda: che fine ha fatto Martin? Non gioca da alcune partite, sarebbe il miglior crossatore della squadra ma non vede più il terreno di gioco ma solo la panchina senza neppure entrare. Eppure lo scorso anno aveva numeri importanti nel suo ruolo. Un modo per dargli il benservito a gennaio?

Un ultimo appunto: la salvezza al momento è a tre punti, già tre punti. Se non si inizierà a vincere per il Genoa il campionato diventerà davvero molto arduo.


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