The Day After, i più ed i meno della prima esibizione

16.08.2025 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

La prima gara ufficiale della stagione è andata con il passaggio del turno di Coppa Italia Frecciarossa che vedrà il Genoa affrontare ai sedicesimi l'Empoli sempre in casa. Un rotondo 3 a 0 ad un buon L.R.Vicenza che ha retto per 40 minuti per poi subire due reti in chiusura di primo tempo ed una dopo neppure 10 minuti della ripresa. Valutando la prestazione dei singoli elementi si possono fare delle considerazioni.

I "più" della gara contro il Vicenza

Valentin Carboni ha esordito con una rete di buona fattura. Ha giocato parecchi palloni ed ha dimostrato di saper saltare l'uomo con facilità. Non è ovviamente al top della forma ma si è già capito perché l'Inter lo abbia dato solamente in prestito secco. Può diventare un crack assolutamente, è giovane, ha un futuro roseo davanti a sé e se gli infortuni lo lasceranno in pace potrà realmente esplodere.

Stanciu ha comandato il centrocampo da par suo, è il capitano della Romania, non propriamente l'ultima Nazionale nel mondo calcistico, ha piedi buoni e una grande visione del gioco.  È andato in gol con una conclusione delle sue, chissà che non se ne potranno ammirare altre pure nel proseguito della stagione. Ha già preso in mano il centrocampo facendolo girare in maniera propositiva e cercando sempre lo scambio coi compagni

Martin, autore di numerosi assist lo scorso anno, è ripartito come aveva terminato l'annata 2024/2025, con l'ennesimo "tocco decisivo" questa volta per Valentin Carboni. Sembra già in gran forma e ha giostrato sulla sinistra spingendo parecchio e facendosi spesso vedere dai compagni. Un paio di tunnel agli avversari in una unica azione ed una prestazione che, sotto l'aspetto della spinta, non ha avuto momenti di flessione.

Grønbæk è partito lento non riuscendo a tenere troppi palloni poi è cresciuto col passare dei minuti e, come un diesel, ha iniziato a giostrare tra le linee soprattutto a sinistra cercando sempre l'uno contro uno per saltare l'avversario diretto. Nella ripresa una sua conclusione da posizione defilata non trovava la rete per l'intervento del portiere vicentino Massolo. Assomiglia ad un Albert da poco passato da queste parti (Gudmundsson n.d.r.) e potrebbe davvero ricalcarne le orme.

Non ci sono meno nella gara contro i veneti. Certo non tutto è filato liscio. Ad esempio Colombo e Vitinha che si sono alternati nel ruolo di punta centrale devono farsi vedere maggiormente e gli stessi compagni devono provare a servirli di più. Va anche detto che, l'avversario diretto, Leverbe, non ha fatto sconti trattenendo spesso per la maglia i due genoani e ringhiando alle caviglie come non ci fosse un domani.

Inoltre occorrerà non lasciare troppi spazi dietro dove i veneti hanno cercato di attaccare la difesa genoana ma raramente si sono resi realmente pericolosi, situazione però che già contro il Lecce, squadra di caratura superiore, andrà evitata. Una maggiore copertura servirà eccome.

Settimana che porta al campionato, la prima di due gare interne consecutive appunto contro i pugliesi che hanno un Krstovic cercato da molti ma ancora con la casacca giallo-rossa addosso ed un Camarda che in Coppa è partito dalla panchina salvo poi subentrare a gara in corso. Insomma due attaccanti di valore, pericolosi, che dovranno essere guardati a vista da Vásquez e compagni. Sarà importante partire col piede giusto, proseguire nel trend dello scorso anno quando le squadre in lotta per la salvezza venivano inesorabilmente sconfitte al Ferraris. Il fortino rossoblu dovrà proseguire ad essere inespugnabile dalle avversarie per non soffrire troppo.


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