The Day After, terza sconfitta consecutiva ma questa ha un sapore diverso

30.09.2025 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

Ci sono sconfitte e sconfitte. Alcune possono essere nette e meritate, altre invece più dolci, non del tutto meritate. Se si era detto che contro la Lazio avesse sbagliato tutto, il Genoa contro il Napoli ha dimostrato di poter rendere faticosa la partita a qualsiasi avversaria. La verità è che i cambi non hanno affatto cambiato il corso della gara peggiorandola. Il primo tempo era stato quasi perfetto. La truppa di mister Vieira metteva in ansia i più quotati avversari segnando un grande gol con Ekhator e chiudendo meritatamente in vantaggio la prima frazione di gara.

Tutto fin troppo bello perché, solamente sette giorni prima, lo stesso Genoa era apparso irriconoscibile in casa contro la Lazio. Al Maradona invece il Grifone sciorinava calcio e frenava le rare iniziative avversarie. Leali in fondo non doveva compiere interventi prodigiosi e tutto sommato la retroguardia reggeva ai vari Hojlund e compagni. Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, il problema riguardava il centrale, Marcandalli, presto ammonito.

A proposito del compagno di Vasquez: Østigard quattro gare giocate e quattro gialli, Marcandalli mezzo tempo al Maradona ed un giallo preso ed Otoa, altro mezzo tempo giocato ed altra ammonizione subita. Il problema sta anche qui. Vi ricordate Dragusin? Impietoso il confronto coi tre giocatori sopra citati. Il rumeno praticamente mai sampnzio Stone mai squalificato non in sei gare ma in tutto un campionato. Il rischio è che si vada verso squalifiche continue per i centrali difensivi. Occorrerà trovare una soluzione per frenare certe irruenze.


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